Il valore aggiunto. Come la sussidiarietà può salvare l'Italia
Data:
06/12/2010Categoria: Altre News
Cosa possono fare i cittadini per questo Paese? Un libro della Carrocci fa il punto sulle idee e le pratiche della sussidiarietà nel nostro Paese a quasi dieci anni dall'inserimento di questo importante principio nella nostra Costituzione
Non è utopia ritenere che i cittadini possano interagire con le amministrazioni pubbliche nella cura dei beni comuni. Non lo è perchè di fatto già accade, grazie a tutti coloro che in vario modo mettono a disposizione della comunità tempo ed energie. Ma non lo è anche perchè nella nostra Costituzione vige ormai un principio che legittima i cittadini a passare dal ruolo di utenti a quello di
cittadini attivi, responsabili e solidali. » il principio di sussidiarietà orizzontale, che considera i cittadini come potenziali alleati delle istituzioni, disposti ad introdurre nella sfera pubblica il valore aggiunto rappresentato dalle loro competenze, idee ed esperienze. In tempi di crisi questa è una prospettiva che apre alla speranza perchè non si limita, come fanno alcuni interpreti della sussidiarietà, ad ipotizzare interventi sostitutivi dei soggetti pubblici da parte di attori non-profit, bensì mobilita quantità crescenti di persone nella produzione, cura e sviluppo di beni comuni. I saggi contenuti in questo libro analizzano le idee e le esperienze pratiche che sorreggono questa prospettiva di nuova cittadinanza, fornendo ai potenziali cittadini attivi gli strumenti per mobilitarsi ed a chi opera nel sociale e nella politica una visione credibile di cambiamento basata sulla Costituzione.
Alla redazione del testo, curato da Giuseppe Cotturri e Gregorio Arena, hanno concorso diversi studiosi delle politiche di welfare del nostro paese, da Vittorino Ferla a Silvia Vitelli, Fabio Giglioni, Daniele Donati, Piero D'Argento, Filippo Ozzola, Christian Iaione.
Interessante all'interno del testo, il capitolo dedicato alle
"Politiche sociali della Regione Puglia: un caso emblematico?" di Piero D'Argento che traccia il quadro della sussidiarietà nella programmazione sociale regionale e in quella locale (Piani sociali di zona), dando ragione dei significativi processi di cambiamento culturale innescati nella nostra regione.
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