Cerca nel sito:  

Salvare l'acqua

Data: 08/11/2010
Categoria: Un libro a settimana
Un libro che ripercorre tutta la vicenda in Italia, fino alla raccolta firme per salvare la “risorsa vitale” da quanti vogliono trarne profitto
Un libro che ripercorre tutta la vicenda "acqua": dalla privatizzazione con il decreto "Ronchi" del governo o da parte delle cosiddette regioni rosse fino alle mobilitazioni di persone, associazioni e comitati per incalzare le amministrazioni a introdurre la dicitura di acqua come bene comune negli statuti comunali, per raccogliere le firme per il referendum abrogativo, per salvare "la risorsa vitale" da quanti vogliono trarne profitto. Molinari, figura di spicco dell“ambientalismo italiano, e il giornalista Jampaglia hanno girato in lungo e in largo la penisola raccogliendo storie e testimonianze di chi, trasversalmente, dal centro sinistra alla Lega, è in prima fila in questa lotta e studiando i bilanci delle aziende idriche. Ne viene fuori una analisi dettagliata del territorio che compone la situazione d“insieme italiana. "Chi ha provato l“acqua gestita dai privati, in forma diretta o mista con il controllo (che tale non è) di comuni, province o regioni, l“ha vista costare sempre più cara e peggiorare - scrivono gli autori Mentre il resto d“Europa comincia a tornare ai servizi pubblici dell“acqua, in Italia siamo al privato fa meglio. E nel momento di una crisi economica senza precedenti, lo stato e la politica decidono di consegnarsi alla finanza e alle banche. Non ci sono soldi, provvederanno i privati. La casistica, anche internazionale, va in senso contrario: invece di finanziare infrastrutture alla fine i privati gestiscono in proprio opere e denari pubblici. Un meccanismo parassitario". Certo, non viene tralasciato lo spreco della rete. Ma questo, scrivono ancora gli autori, diventa uno "specchietto per le allodole. Dove esiste il modello più mercato meno pubblico la gestione del servizio e delle reti è peggiorata. L“azienda che spreca più acqua, secondo uno studio di Mediobanca, non è il carrozzone dell“acquedotto pugliese, ma l“unica multinazionale italiana nata in questo decennio, Acea". Pubblico e privato, dunque. In una lotta che parte dall“acqua e si allarga, per forza, sul valore della democrazia e dei diritti.


Torna all'elenco delle notizie
Sede centrale: Via Gentile, n.1a Lecce Tel.: 0832 392640 Fax: 0832 392640 E-mail:
Copyright © 2013-2015 Csvsalento. Tutti i diritti riservati.