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Adolescenti in bottiglia. Ragazzi e alcol: che fare?

Data: 18/10/2010
Categoria: Un libro a settimana
Un testo nato da colloqui con ragazzi e genitori per formare una capacità critica, veicolare messaggi, informare e formare, promuovere la salute
Happy hour, binge drinking, abbuffate di alcol con superalcolici, alcolpops, bevande fruttate e colorate sono le nuove abitudini di consumo di cui l'autrice Erica Valsecchi parla nel libro "Adolescenti in bottiglia. Ragazzi e alcol: che fare?". I fenomeni di abuso devono essere considerati come "la relazione tra un giovane e una sostanza, un incontro che avviene in un determinato ambiente e tempo storico". I giovani rappresentano un gruppo particolarmente a rischio, abusano di sostanze e alcol e non sono facili al dialogo, difficilmente ammettono di avere difficoltà. Le alcoldipendenze sono un problema più diffuso rispetto alle altre forme di tossicodipendenza e spesso maggiormente letale. La dipendenza dall“alcol è una fra le più insidiose e difficili da debellare, l“alcol non è considerato una sostanza pericolosa pari ad altre droghe anche se viene usato per gli stessi fini cioè "distaccare la mente da un problema e da un disagio" che si è incapaci di gestire o sopportare. » da considerarsi quindi una forma molto forte di tossicodipendenza e il comportamento compulsivo verso tale sostanza dà luogo "a una vera e propria condotta tossicomane". La familiarità con le bevande alcoliche che oramai da millenni abbiamo porta a sottovalutarne il pericolo. I fattori che ne influenzano l“abuso sono molto diversi tra loro, il libro ne elenca diversi: conoscenza dell“alcol; esperienze di vissuto alcolico; stili di vita; predisposizioni psicologiche personali; automedicazione; edonismo; curiosità; noia; conformismo; rapporti con i familiari; pressione dei mass-media; disponibilità di denaro; percezioni delle norme sociali e culturali; fattori storici; politici ed economici. Ognuno poi reagisce in maniera personale alle stesse quantità di alcol non solo rispetto ai diversi fattori elencati. Il testo è nato sul campo dai colloqui con ragazzi e genitori alle prese con l“abuso di alcol e dalle riflessioni condivise con operatori ed educatori. L“autore specifica che il suo intento non è la demonizzazione delle sostanze alcoliche ma il favorire di un consapevole consumo attraverso una campagna di promozione alla salute. Ai genitori è dedicato un capitolo con indicazioni pratiche per individuare alcuni segnali che possono indicare se i figli possono avere un problema alcol-correlato (mancanza di denaro in casa, cambiamento delle abitudini, l“aver vissuto un trauma emotivo da poco, sbalzi di umore continui ed inspiegabili, sintomi di depressione...). Cosa fare, cosa dire e a chi rivolgersi, formare una capacità critica nei confronti delle tante sollecitazioni al bere, veicolare messaggi ad adulti e adolescenti, informare e formare. Questo l“intento principale dell“autore.


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