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Permesso di soggiorno. Gli scrittori stranieri raccontano l“Italia

Data: 21/09/2010
Categoria: Un libro a settimana
Attraverso sedici storie di scrittori migranti la condizione di sradicamento sociale, il lavoro sfruttato. La scrittura diventa luogo di accoglienza e integrazione
Un muro costruito per tener fuori gli immigrati, alzato grazie al lavoro degli stessi stranieri: è questa la storia più simbolica di un“Italia che non accoglie e spesso discrimina con ipocrisia, contenuta nel libro "Permesso di soggiorno. Gli scrittori stranieri raccontano l“Italia" edito da Ediesse nella Collana Carta bianca, a cura di Angelo Ferracuti, scrittore e autore di reportages narrativi. Sedici storie di scrittori migranti che vengono da Romania, Argentina, India, Cina, Egitto, Palestina, Algeria, Eritrea, Senegal, Congo, Togo: tutti risiedono in Italia e tutti scrivono in lingua italiana. Nei loro racconti affrontano temi molti diversi, dalla condizione di sradicamento sociale e culturale, al lavoro assoggettato e sfruttato, fino a tematiche più interiori o legati ai paesi d“origine. "In attesa di una piena e definitiva cittadinanza - scrive Enrico Panini nella prefazione - la scrittura diventa un luogo di accoglienza e integrazione fondamentale". Al centro del libro le foto degli emigranti italiani negli anni cinquanta e sessanta - "controcanto" che chiude il centro - negli scatti di Mario Dondero, fotografo "etnico" come lo definisce lo stesso curatore del volume. Negli scatti italiani ad Eboli, da dove partivano, poveri e affamati, o in marcia durante uno sciopero alla Renault in pieno sessantotto francese, oppure a Marcinelle, nella miniera dove nel 1956 ne morirono 136, braccati dalle fiamme, soffocati dall“ossido di carbonio.


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