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In Italia 9 mila gruppi di auto-mutuo aiuto

Data: 16/09/2010
Categoria: Altre News
Dagli alcolisti anonimi ai mangiatori compulsivi, sono coinvolte tra 130 mila e 190 mila persone. Uno strumento che genera benessere sociale
Dagli alcolisti anonimi ai mangiatori compulsivi: in Italia i gruppi di auto-mutuo aiuto sono circa 9 mila e coinvolgono tra 130 mila e 190 mila persone. "Sono stime in difetto - spiega Amadio Totis, coordinatore di AmaLo (Auto mutuo aiuto Lombardia)-. Ogni anno ne nascono di nuovi, un aumento del 20%". Ad aprire la strada furono i gruppi degli alcoolisti anonimi, nati nel 1935 negli Usa e poi diffusisi in tutta Europa. Dieci anni fa l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha censito 123 tipologie di gruppi differenti. "Ora sono sicuramente molti di più -aggiunge Amadio Totis- e abbracciano non più soltanto l'area relativa alle dipendenze e alle disabilità, ma tutta una serie di problemi comuni, legati alle naturali fasi della vita, come la genitorialità o l'adolescenza". Per fare il punto su queste realtà e discuterne le evoluzioni, come i gruppi di mutuo aiuto on-line (vedi lancio successivo), si terrà da venerdì 17 a domenica 19 settembre a Brescia, all'auditorium San Barnaba (c.so Magenta, 44) il settimo Convegno Nazionale dell'auto-mutuo aiuto. Intitolato "Dal gruppo alla comunità: la forza della condivisione" A garantire ai gruppi la possibilità di crescere e il coordinamento sono le cosiddette "Associazioni ombrello" che, spiega Totis, "aiutano i membri dei gruppi a incontrarsi, organizzano corsi per chi ne vuole formare uno e spiegano come ottenere sedi e magari piccoli finanziamenti con i bandi pubblici". Una realtà particolarmente florida in Lombardia che, con oltre 800 gruppi attivi e 20 mil partecipanti, coordinati dall'assiciazione AmaLo e da altre associazioni ombrello locali, è la regione italiana dove l'auto-mutuo aiuto è più sviluppato. Molti dei gruppi sorti negli ultimi anni trattano problemi legati alle fasi della vita: ci sono quelli per le neomame oppure per le donne in menopausa o per chi deve elaborazione un lutto. "Si tratta di un nuovo approccio che denota anche il cambiamento della nostra società -spiga Totis-. Di fronte a una realtà quotidiana che offre meno socialità e meno tutele, i gruppi di aiuto diventano nuove possibilità dove trovare consigli, solidarietà e assistenza", Gli argomenti e i workshop che animeranno il Convegno sono stati scelti con una consultazione tra i partecipanti dei gruppi che fanno parte del "Coordinamento nazionale delle realtà dell'auto-mutuo aiuto". L'argomento principe sarà quello sui benefici sociali che l'auto-mutuo aiuto genera. Ne parlerà Fabio Folgheraiter, professore di "metodologia dei servizi sociali" all'Università Cattolica di Milano. "L'auto-mutuo aiuto -spiega Folgheraiter- insegna come trovare risposte collettive ai problemi. Sicuramente le persone partecipano per aiutare sè stesse, ma col tempo inevitabilmente aumentano il proprio capitale sociale e diventano cittadini più attivi e partecipi. Così concorrono a migliorare le relazioni sociali sul territorio dove vivono. Per questo l'auto-mutuo aiuto genera benessere sociale".


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