La pecora nera

Data: 02/09/2010
Categoria: Film e Documentari Un racconto che da romanzo si è fatto opera teatrale e poi lungometraggio per approdare in questi giorni alla rassegna più prestigiosa del cinema italiano. È in concorso alla 67° Mostra internazionale del cinema di Venezia "La pecora nera", il film tratto dallo spettacolo di Ascanio Celestini, di cui l“autore oltre ad essere tra i protagonisti è regista e sceneggiatore (insieme a Wilma Labate e Ugo Chiti). Il film vede tra gli interpreti Giorgio Tirabassi, Maya Sansa, Luisa De Santis, Nicola Rignanese e Barbara Valmorin. Non mancano, però, anche le partecipazioni straordinarie come quella di Peppe Servillo, cofondatore della Piccola orchestra Avion Travel e della scrittrice Igiaba Scego, nelle vesti di una suora africana. La storia narrata è quella di Nicola e dei suoi trentacinque anni di manicomio, un luogo che il protagonista definisce "un condominio di santi". "So santi i poveri matti asini sotto le lenzuola cinesi - dice - sudari di fabbricazione industriale, santa la suora che accanto alla lucetta sul comodino suo si illumina come un ex-voto. "Nicola è nato negli anni sessanta, i favolosi anni Sessanta - sottolinea Celestini - e il mondo che lui vede dentro l“istituto non è poi così diverso da quello che sta correndo là fuori, un mondo sempre più vorace, dove l“unica cosa che sembra non potersi consumare è la paura". Il film di Ascanio Celestini non è l“unico ad affrontare tematiche sociali in questa edizione del Festival. Il 3 settembre sarà proiettato "Il sangue verde", di Andrea Segre, che racconta la rivolta dei migranti di Rosarno, sarà poi la volta di "» stato ucciso un ragazzo", il film di Filippo Vendemmiati che ricostruisce la storia di Federico Aldrovandi e di "Amore: amore cristiano, amore musulmano", per la regia del marchese Giulio de Nicolais, sulla vita del consigliere comunale Luigi Biondi, disabile e noto per le sue battaglie per l“integrazione.