Volontari e turisti in Procura per difendere il mare
Data:
27/07/2010Categoria: News CSV Salento
Una pacifica invasione della Procura ad opera di volontari e turisti per lamentare le acque sporche del litorale da Novaglie a Salve
» questo il senso della responsabilità civica, promuovere azioni che siano di supporto e di stimolo e che assieme forniscano anche competenze, per tutelare il territorio, difendere i diritti. Ed è questo uno dei significati più pregnanti delle azioni volontarie, quelle azioni che spesso silenziosamente e quotidianamente, migliaia di persone nel nostro territorio compiono conservando un“idea di società diversa, in cui il cambiamento e il rispetto della legalità, delle persone, dei loro diritti sia reale e praticabile.
Ed è questo senso della società, della comunità, del territorio, ad aver animato cinque associazioni del sud Salento
(Sos Costa Salento, Coppula Tisa, Archeo Club, Legambiente e Arci Japigie) che nella giornata di ieri, lunedì 26 luglio, hanno accompagnato una trentina di turisti inglesi, americani, austriaci e italiani del nord, al cospetto del procuratore
Cataldo Motta per lamentare la cattiva qualità del mare nel tratto di costa che da Novaglie si prolunga fino a Salve. Una testimonianza che Motta, assieme al dott.
Ennio Cillo hanno apprezzato: "è interesse di tutti - ha detto Motta in modo determinato - avere un mare pulito. Vi assicuro che adotteremo tutte le iniziative necessarie per garantire vacanze tranquille. E faremo di tutto per difendere il mare del Salento".
Il problema presentato dai turisti è quello della persistente presenza di schiume maleodoranti in prossimità degli sbocchi dei depuratori e l“estesa presenza di chiazze oleose su tutto il litorale. Una situazione denunciata di recente anche da Goletta Verde di Legambiente che denuncia quel tratto di costa come tra i più inquinati del Salento e della Puglia. Ma una situazione che proprio il CSV Salento oltre un anno fa aveva ampiamente denunciato e documentato in un
dossier che riportava la critica situazione di tutti i 42 depuratori della provincia di Lecce. Quella stessa documentazione, aggiornata e comprovata anche da analisi, è stata consegnata dalle associazioni alla Procura. Ora qualcosa pare finalmente muoversi, e già questa è una vittoria della società civile e dell“associazionismo. Ma, a vincere quando le battaglie sono in nome della legalità e dei diritti, è sempre l“intera comunità. Questo il senso vero del volontariato, che in nome di una sussidiarietà agita, si allea con le istituzioni per promuovere sviluppo, crescita, attenzione ai diritti di tutti.