SS 275, è di nuovo caos
Data:
23/07/2010Categoria: Altre News
Una sentenza del Tar leccese rimette in discussione tutto. Nel frattempo il ministero fa sapere che i soldi si potranno spendere solo per la 4 corsie. E la Regione ricorre al Consiglio di Stato
Non sono ancora note le motivazioni del Tar Lecce che ieri 22 luglio ha ribaltato la precedente sentenza emessa dallo stesso ente, rendendo fattibile la quattro corsie da Maglie a Leuca. Una sentenza che accoglie le istanze della Provincia di Lecce, rigettando quelle della Regione Puglia e del mondo associazionistico che avversavano la realizzazione del progetto della strada a quattro corsie con gallerie. terrapieni, viadotti e mega rondò finali da Montesano a Leuca per l'enorme impatto ambientale che causerebbe, per la devastazione dei terreni, degli ulivi secolari, dei siti di rilevanza archeologica.
Intanto proprio nei giorni scorsi, si era tenuto un tavolo istituzionale a Roma alla presenza del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola per discutere della nuova proposta. L'approccio non sembra essere stato dei migliori: alla nuova proposta presentata dal governatore della Puglia, Tremonti avrebbe risposto "si fa con le quattro corsie o perdete i finanziamenti". Un vero e proprio "ricatto speculativo" dicono gli ambientalisti che non ha alcun senso giacchè i "152 milioni di Euro della Regione sono più che sufficienti per un“opera che si integra con il territorio senza stravolgerlo irreversibilmente". All'irrigidimento della posizione del governo va ora ad aggiungersi la nuova sentenza dello stesso Tar che nell'arco di 3 mesi dice cose diametralmente opposte. Prima sospende riconoscendo un problema ambientale e archeologico del mega progetto (è presidente del Tar Aldo Ravelli), poi dopo 3 mesi cambia parere (è presidente del Tar Luigi Viola) e dice che il progetto non è invasivo. Conclusione: non è cambiato nulla sul progetto e sulle posizioni dei soggetti interessati, è solo cambiato il presidente del Tar.
Intanto il Comitato 275 e la Regione Puglia annunciano l'immediato ricorso al Consiglio di Stato. "Ricorreremo ha spiegato il presidente Vendola perchè quella sentenza non ha accolto i contenuti della nostra battaglia per la messa in sicurezza della statale 275. Contenuti che immaginano quella non come un“opera di devastante impatto ambientale ma come una strada-parco, compatibile con uno dei più preziosi e delicati ecosistemi pugliesi. Per questo ricorreremo alla magistratura amministrativa superiore".
Più duri i commenti del Comitato 275, soprattutto in merito alla reazione di molti esponenti del centro destra che esultano inneggiando alla vittoria. "Questi paladini del folle consumo di territorio si legge in un comunicato del Comitato 275 - sono relegati ad una visione di sviluppo economico vecchia di vent“anni di cui questa autostrada ne è l“emblema perchè progettata per servire le zone industriali di Tricase, Alessano, Gagliano e Patù divenute nel frattempo discariche di immondizia e deserti di posti di lavoro, incapaci di pensare ad opere più sostenibili per risolvere le problematiche legate all“attraversamento dei centri urbani; quindi le due consecutive bocciature dei cittadini nei loro confronti, sono la conferma della loro inappropiatezza ad amministrare la Puglia".
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