Bambini e adolescenti in Italia: quadro degli ultimi dieci anni
Data:
24/06/2010Categoria: Altre News
La nuova ricerca Telefono Azzurro-Eurispes porta in primo piano il rapporto minori-nuove tecnologie. Tra i rischi maggiori adescamento online e cyber-bullismo
Telefono Azzurro, da anni impegnato a tener alta la guardia sui problemi dei bambini e degli adolescenti sensibilizzando l“opinione pubblica e le istituzioni, ha sempre intercettato e interpretato in anticipo fenomeni sommersi e oggi lancia un nuovo allarme:
il rapporto tra minori, media e nuove tecnologie. Un rapporto che è al centro della
nuova ricerca Telefono Azzurro-Eurispes "Bambini e Adolescenti in Italia: un quadro degli ultimi 10 anni", presentata a Roma giovedì 24 giugno. Un lavoro di sintesi, che raccoglie le indicazioni e i dati emersi in dieci edizioni del Rapporto Nazionale con l“obiettivo di fornire un quadro il più possibile esaustivo dei cambiamenti che hanno caratterizzato la condizione dei bambini e degli adolescenti italiani dal 2000 ad oggi, evidenziando punti di forza e criticità.
Oggi, dopo il bullismo, la dipendenza dai videogiochi, il problema delle tossicodipendenze c“è una tematica completamente nuova, che ha subìto radicali trasformazioni e sorprendenti sviluppi, su cui richiamare l“attenzione e la risposta delle istituzioni e la presa di coscienza degli educatori e delle famiglie.
"» ormai evidente come bambini e adolescenti siano i protagonisti assoluti dell“accelerazione tecnologica che sta investendo la nostra società, sempre in prima linea nella scoperta e nella fruizione delle nuove tecnologie, tanto da far parlare di "generazione tecnologica", si legge nel rapporto Telefono Azzurro-Eurispes. I dati degli identikit del bambino e dell“adolescente e relativi all“utilizzo della televisione, di Internet, dei videotelefonini e dei videogiochi da parte dei più giovani, lo confermano: l“utilizzo di social network, blog, chat, giochi online, è divenuta un“attività cui vengono dedicate molte ore della giornata, da parte di soggetti sempre più giovani. Tra gli adolescenti, ad esempio, si è registrato un crescente aumento nella percentuale di chi utilizza internet per scambiarsi messaggi di posta elettronica (nel 2002 erano il 46,4% nel 2002, 52,6% nel 2006 fino al 58,3% nel 2009) e per chattare (39,5% nel 2002, 48,9% nel 2006 e 79,9% nel 2009), attività quest“ultima per la quale si registra un vero boom (+40,4%).
Quando si parla di nuove tecnologie il binomio potenzialità-rischio esprime in modo essenziale, ma esaustivo, la complessità della tematica che si affronta: se da una parte le nuove tecnologie costituiscono una risorsa in senso sociale e di comunicazione, al contempo contengono una molteplicità di insidie e pericoli, in continuo mutamento. Tra i rischi, le maggiori minacce sono rappresentate dal grooming (cioè l“adescamento online di minori), dal cyber-bullismo e dalla diffusione di contenuti dannosi, razzisti, o comunque non adatti ai più giovani. La vera sfida, nei prossimi anni, sarà dunque quella di
aiutare i genitori a conoscere queste tecnologie, superando il gap generazionale nelle conoscenze, stimolandoli ad accompagnare i più giovani nella scoperta - o nella riscoperta critica - di cellulari, internet e videogiochi. Guardando al futuro, è necessario definire standard che possano essere adottati da chi sviluppa e implementa la rete, ad integrazione delle attuali modalità di segnalazione dei contenuti illeciti/illegali presenti in internet e nei media, possibili anche attraverso il Servizio 114 Emergenza Infanzia e la hotline gestita da Telefono Azzurro.