Cerca nel sito:  

"Rispettiamo le grotte, salveremo l'ambiente"

Data: 18/06/2010
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
Continua l'impegno del Gruppo speleologico Ndronico a vent'anni dalla Fondazione
Il Gruppo speleologico leccese Ndonico festeggia i vent'anni dalla fondazione e rinnova in questa occasione il proprio impegno nella promozione e la difesa del patrimonio artistico-naturalistico della regione Puglia. "Rispettiamo le grotte e salveremo l'ambiente. Il rispetto per l'ambiente ipogeo scrive l'associazione - è di primaria importanza per la sua sopravvivenza. Le fonti di inquinamento nelle aree carsiche e più specificamente nelle grotte possono essere molteplici. Per analizzare meglio il problema elenchiamo i vari tipi di inquinamento che minacciano le grotte: inquinamento fisico, chimico, batteriologico, luminoso. Distinguiamo innanzitutto le grotte in turistiche e non turistiche, intendendo le prime come quelle grotte che per dimensioni, forma e bellezza sono adatte ad essere attrezzate per permettere la visita. In questo caso "la possibilità di produrre danni è elevatissima-aggiunge l'associazione - soprattutto in ambienti non molto grandi. La presenza massiccia di visitatori provoca infatti un aumento considerevole della temperatura causato dallo scambio di calore tra i corpi umani e l'ambiente, a questo si aggiunge un aumento della concentrazione di anidride carbonica e una diminuzione dell'ossigeno dovuto alla respirazione con conseguente variazione del Ph, infine vi è un apporto notevole di batteri e spore che, depositatesi sui vestiti dei visitatori all'esterno delle grotte, vengono rilasciate all'interno degli ambienti visitati". Le grotte non turistiche invece sono meno visitate, a causa spesso della difficoltà di accedervi. Mancando però qualsiasi tipo di controllo, la loro salvaguardia è affidata esclusivamente al buon senso di chi le visita. "Non sono rari i casi in cui i danni nelle grotte sono da ascrivere ad asportazioni, ad incisioni sulle rocce, ad accumulo di rifiuti di ogni genere precisa Ndronico - In quest'ultimo caso è bene soffermarsi sulla qualità di questi rifiuti per comprendere meglio i danni che possono causare all'ambiente delle grotte". I rifiuti di tipo organico, quali resti di cibo o similari, non sono particolarmente inquinanti perchè biodegradabili, nonostante i tempi di degradazione in grotta siano più lenti che non all'esterno. Tra i rifiuti di tipo inorganico vi sono quelli che producono un inquinamento visivo permanente, quali sacchi, scalette, cordame, reti, contenitori per alimenti. Decisamente più inquinanti sono i mozziconi di sigarette, il carburante esausto, le pile esaurite. I filtri delle sigarette trattengono la nicotina che disciolta in acqua impedisce la crescita di qualsiasi forma di vita. Il carburante esausto è molto basico e se sciolto in acqua modifica fortemente il Ph , inoltre contiene molte impurità e particelle ancora attive che producono acetilene provocando un pericoloso innalzamento della temperatura; se viene abbandonato sulla roccia o sulle concrezioni cementifica deturpando permanentemente l'ambiente, non deve quindi essere mai abbandonato in grotta. "Ma il rifiuto più pericoloso per l'ambiente ipogeo è sicuramente la pila conclude il comunicato dell'associazione -. Per rendersi conto della sua pericolosità è sufficiente sapere che una pila quadrata contiene 15 grammi di sali di metallo ed è in grano di rendere non potabile enormi quantitativi di acqua. Una pila allo zinco inquina fino a 30 metri cubi d'acqua, al piombo fino 15.000, al mercurio fino a 30.000. Inoltre bisogna considerare che abbandonare dei rifiuti in un ambiente che sembra sicuro perchè non raggiungibile da altre persone potrebbe rivelarsi un tragico errore, rischiamo, infatti di lasciare sul nostro cammino delle vere e proprie bombe innescate con conseguenze che a stento possiamo immaginare. Il mondo ipogeo, proprio per le sue caratteristiche di ambiente estremo ma costante nel tempo, risulta molto vulnerabile a fattori esterni, ecco perchè il rispetto per questo ambiente è di primaria importanza per la sua stessa sopravvivenza."


Torna all'elenco delle notizie
Sede centrale: Via Gentile, n.1a Lecce Tel.: 0832 392640 Fax: 0832 392640 E-mail:
Copyright © 2013-2015 Csvsalento. Tutti i diritti riservati.