Nasce l“Osservatorio europeo sulla sicurezza
Data:
03/06/2010Categoria: Altre News
Pubblicherà periodici rapporti sull“evoluzione delle “paure” e delle “insicurezze” dei cittadini legate a lavoro, ambiente, incolumità personale e immigrazione
Le "insicurezze" e le "paure" dei cittadini, quelle "reali", quelle "rappresentate" e quelle percepite", costituiscono fattori dominanti sulla base dei quali si formano le opinioni e le scelte dei cittadini, in Italia, ma anche in gran parte dell“Europa. Parte da qui la decisione di Fondazione Unipolis, DemosΠ e Osservatorio di Pavia di dare vita all“Osservatorio Europeo sulla sicurezza, con l“obiettivo di rendere permanenti le indagini e le riflessioni su un tema centrale della vita odierna delle comunità. Si sviluppa quindi ulteriormente e su scala continentale l“esperienza dell“Osservatorio (maturata nel corso di tre anni), che ha visto la collaborazione nella realizzazione del Rapporto "La sicurezza in Italia. Significati, immagini e realtà".
I primi risultati dell“attività dell“Osservatorio Europeo sulla Sicurezza saranno presentati sabato 5 giugno alle 10,30 nell“ambito del Festival Economia di Trento, dal prof. Ilvo Diamanti, presidente di DemosΠ, in una discussione con Gian Antonio Stella. Attraverso indagini mirate e l“analisi dei maggiori organi dell“informazione televisiva, in Italia e nei principali Paesi europei, l“Osservatorio pubblicherà, durante tutto l“anno, periodici rapporti sull“evoluzione delle "paure" e delle "insicurezze" dei cittadini. Sia dal punto vista sociale (il lavoro, il risparmio, l“alimentazione e l“ambiente, ecc), che da quello dell“incolumità personale (criminalità comune e organizzata, terrorismo, violenze e furti, ecc.) con un“attenzione particolare a uno degli aspetti sociali più rilevanti degli ultimi anni, in Italia e in Europa: quello dell“immigrazione.
A completamento del Rapporto "La sicurezza in Italia" del 2009 è stato realizzato il "Quaderno n. 2" della Fondazione Unipolis, che contiene la versione integrale dell“indagine realizzata da Demos e dei dati della ricerca dell“Osservatorio di Pavia, con i commenti, oltre che di Ilvo Diamanti e Antonio Nizzoli, di Lucio Caracciolo e Maurizio Ambrosini, introdotti da Pierluigi Stefanini.
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