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In fiamme un ettaro di canneto a ridosso de Le Cesine

Data: 27/05/2010
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
L'area ricade all'interno della Zona Umida di Interesse Internazionale. Wwf (ente gestore Riserva): “Indispensabili azioni di prevenzione e controllo”
"Un atto vandalico che può essere letto come minaccia visto l“arrivo dell“estate ha caratterizzato una fresca e calma serata di maggio". Così la Riserva Naturale dello Stato, Oasi WWF Le Cesine commenta l'accaduto di mercoledì 26 maggio quando un incendio ha interessato circa un ettaro di palude in loc. Campolitrano nel territorio del comune di Vernole a ridosso della Riserva de Le Cesine. La segnalazione è giunta alle ore 20,30 circa alle sale operative del Corpo Forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco. Sul posto sono intervenute un“autobotte dei Vigili del Fuoco con 6 uomini, una pattuglia del Corpo Forestale, personale della Regione Puglia Settore Foreste e del WWF, ente gestore dell“adiacente Riserva Naturale dello Stato. Le fiamme hanno interessato una superficie ricoperta da canneto, considerato habitat prioritario all“interno della Zona di Interesse Internazionale per la protezione della fauna acquatica "Le Cesine" gestita appunto dal WWF. Solo grazie al tempestivo intervento ed al coordinamento tra i diversi Enti che operano sul territorio, il fuoco non si è propagato ulteriormente, rischiando di interessare la vegetazione ricadente nella Riserva Naturale dello Stato. Da sempre il WWF è attento alle problematiche legate al pericolo incendio nel periodo estivo, di notevole importanza, ad esempio, la redazione del "Decalogo del WWF per una efficace azione di prevenzione e lotta agli incendi boschivi". Le aree percorse dal fuoco hanno tempi di recupero molto lenti, in relazione alla frequenza, all“estensione e alla complessità dell“ecosistema colpito. Occorrono circa 100 anni a un bosco di latifoglie, come le faggete e quercete, per recuperare, la macchia mediterranea alcune decine. In Italia dalla metà degli anni ottanta ai primi anni del 2000 gli incendi boschivi hanno distrutto circa 1.100.000 ettari di superficie boscata, pari ad una regione più grande dell“Abruzzo. E“ stato calcolato che un incendio distruttivo di un ettaro di pineta può causare la morte di 300 uccelli, 400 piccoli mammiferi e 5 milioni di insetti: un danno diretto e immediato per la fauna al quale si aggiunge anche la frammentazione degli habitat che inficerà il successo riproduttivo delle stagioni successive. Per il WWF accanto ad una doverosa opera di controllo e di repressione e un“azione di investigazione per prevenire e punire gli autori degli incendi, è indispensabile avviare una azione di prevenzione per conseguire l“obiettivo della riduzione del danno ambientale e sociale che ogni anno centinaia di incendi determinano lungo la nostra penisola salentina.


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