Comitato 275: soddisfazione per la sentenza del Consiglio di Stato
Data:
13/05/2010Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
L'associazione: restano ancora in piedi 15 km di “autostrada parco” da Montesano a S. Dana a cui ci opporremo con ogni mezzo di dissenso civile
L'associazione "Comitato 275" ha accolto con grande soddisfazione
la sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso presentato dalla Provincia di Lecce, insieme al comune di Castrignano del Capo, in merito al raddoppio della strada statale 275 Maglie-Santa Maria di Leuca. Gli ultimi 7 km di strada, quelli riguardanti il viadotto e la grande rotatoria di S.M. di Leuca, sono stati definitivamente bloccati. Si tratta di un“ulteriore vittoria delle ragioni del comitato 275 e di tutte le associazioni che da più di 6 anni si oppongono strenuamente all“idea che lo sviluppo turistico ed economico del Capo di Leuca debba passare forzatamente da una colossale e antiquata colata di cemento da 288 milioni di euro ed inevitabilmente da un ennesimo consumo smodato del territorio.
Questa sentenza però non scrive la parola FINE alla questione, in quanto
restano ancora in piedi 15 km di "autostrada parco" da Montesano a S.Dana, "ai quali sottolinea l'associazione - ci opporremo con ogni mezzo di lotta e di dissenso civile e pacifico a nostra disposizione. La Regione Puglia deve sapere che abbiamo già fatto richiesta di vincolo archeologico alla Sovrintendenza dei beni culturali sui numerosi siti d“interesse storico artistico censiti, i quali sarebbero letteralmente seppelliti dall“asfalto; inoltre stiamo preparando un ricorso insieme ai cittadini interessati dall“esproprio per ogni singola particella. Pertanto, diciamo alla politica ed in particolare al presidente Vendola che se non si vogliono perdere altri decenni in contenziosi legali, si abbia il coraggio di abbandonare l“idea di strada di tipologia B, inserita nella legge obiettivo e si realizzi con i 152 milioni di euro che la Regione ha a disposizione il tratto a quattro corsie fino a Montesano con la messa in sicurezza e l“ammodernamento del tracciato successivo, affrontando con adeguate soluzioni i problemi di mobilità e sicurezza stradale e l“attraversamento dei centri urbani".
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