Corsano, stop ai reflui del depuratore: 1000 firme in due giorni
Data:
07/05/2010Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
Hanno aderito salentini, turisti, amministratori alla petizione promossa da SOS Costa Salento, Coppulatisa, Gaia, Arci Japige, Mir Preko Nada, Tonga Soa
Una petizione lanciata il 1° maggio dalle associazioni SOS Costa Salento, Coppulatisa, Gaia, Arci Japige, Mir Preko Nada, Tonga Soa per fermare lo scarico in mare del depuratore di Corsano ha prodotto due effetti eccezionali:
1000 firme in due giorni; la gente di Corsano, Tiggiano, Alessano e i turisti che sono andati a cercare le associazioni per firmare, perfino a casa dei loro presidentiÖ Segno di un desiderio molto forte da parte dei cittadini di difendere con i denti la qualità dello stupendo mare del Sud Salento, segno che vogliono mettere il fiato sul collo di chi amministra, segno che non si fidano troppo degli affinamenti e delle tabelle e dei risultati annunciati della depurazione (l“AQP dice sempre che è tutto OKÖ) quando poi in mare vedono continuamente schiume, sentono l“odore dei detersivi, e chi si immerge vede una patina giallo-verde depositata sul fondale, sui ricci, sulle alghe. Ma occorre dire che il problema riguarda non solo il depuratore di Corsano, anche la gran parte dei depuratori che scaricano in mare in tutto il Salento, insomma tutta la rete dei 47 depuratori.
Corsano, però, come l“anno scorso, è la testa d“ariete che apre un dibattito più ampio, a un mese scarso dall“avvio della stagione balneare. E quali sono le criticità? Innanzitutto lo scarico in mare. Dovrebbe essere del tutto pacifico che nel periodo estivo questi reflui in mare non debbano assolutamente finire; invece, ancora oggi, non si sa se e quando sverseranno nelle campagne. Ci sono 50.000 Euro che la Provincia messo a disposizione, ma non possono essere utilizzati perchè manca la ratifica della Regione a un "protocollo d“intesa", complicato e per certi versi poco chiaro, che permetterà lo sversamento in terra e forse anche l“aumento delle tariffe; come confermano dal Comune di Corsano manca anche l“OK da parte dei proprietari dei terreni a ricevere nelle loro terre i reflui depurati. Un ritardo importante, per certi versi incomprensibile, che non può essere imputato alla sola burocrazia. Altro problema i controlli, chi li farà? La risposta è disarmante: la società "La Pura" (AQP), quindi il gestore stesso, il controllato che si autocontrolla! Il comune può anche fare due controlli all“anno, ma "d“intesa" con La Pura. La petizione chiede fortemente che entro il 15 maggio sia posto fine alla telenovela dei reflui verso il mare, e che quindi il depuratore finalmente scarichi nelle campagne, come lo scorso anno. Dopo questa data partirà una protesta più eclatante e progressiva, nelle forme e nei modi che le associazioni riterranno più utili, e i sindaci non potranno a quel punto mascherarsi dietro il leitmotiv che bisogna tacere per non fare fallire la stagione turistica.
La petizione chiede inoltre di avviare immediatamente un tavolo di lavoro per pensare a una soluzione definitiva del problema dei reflui del depuratore di Corsano, un tavolo misto istituzioni-esperti-associazioni per cercare quel mix di sistemi di affinamento che trasformino questo depuratore in una produttore di qualità e di ricchezza: i reflui possono essere utilizzati in parte nelle campagne, possono servire per il verde pubblico dei tre comuni di Corsano-Alessano-Tiggiano, possono essere portati con un canale ad hoc fino alla serra di Alessano e incontrare lì il canale del consorzio Ugento Li Foggi. Le associazioni SOS Costa Salento, Coppulatisa, Gaia, Arci Japige, Mir Preko Nada, Tonga Soa hanno già preso contatti con la Regione, sempre sensibile alle ragioni del volontariato e della cittadinanza attiva, che ha assicurato una firma del protocollo nel più breve tempo possibile. Ma la partita non finisce qui. La prossima settimana ci sarà un incontro pubblico a Tiggiano presso la sede del CSV Salento con tutti i cittadini e gli amministratori del Capo per parlare anche dei depuratori di Castrignano del Capo e Tricase. Hanno firmato la petizione anche i sindaci di Andrano e di Castro, il vicesindaco di Corsano e alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione, i sacerdoti di Corsano e centinaia di turisti che sono già in ferie nel Sud Salento.