Dagli Stati generali sulle politiche di genere gli impegni per la nuova legislatura

Data: 16/04/2010
Categoria: News Regione Puglia Sono due gli ambiti di intervento ritenuti prioritari in materia di politiche di genere a cui fa riferimento il documento licenziato e presentato durante la giornata dedicata al settore, nell'ambito degli Stati generali delle politiche di genere: la promozione di una maggiore presenza femminile in politica e il sostegno all'occupazione femminile e al superamento dei numerosi ostacoli per l'accesso e la permanenza al mercato del lavoro e la progressione di carriera delle donne. In riferimento al primo punto, la promozione della presenza femminile in politica, indispensabili secondo le donne che hanno redatto il documento, innanzitutto un riequilibrio in giunta e negli incarichi della rappresentanza femminile, in misura del 50 e 50, garantendo la presenza femminile e compensando la sottorappresentenza delle donne tra i consiglieri eletti con una maggiore presenza femminile in tutte le sedi decisionali e negli incarichi di nomina del consiglio e della giunta. Sempre sul versante politico, si impone per le donne che hanno redatto il documento la modifica alla legge elettorale con l'introduzione, ad esempio, della doppia preferenza, la riorganizzazione degli organismi di parità con l'assegnazione di una delega alle politiche di genere e l'istituzionalizzazione degli Stati generali sulle politiche di genere. Vincolanti anche le proposte inserite nel secondo ambito di intervento per il sostegno all'occupazione femminile. Al primo punto del documento la definizione di un accordo quadro sul lavoro, con maggiore potere agli organismi di parità "per rendere vincolanti i pareri espressi dagli organismi di parità rispetto agli atti di programmazione e attuazione degli assessorati" si legge nel documento. Indispensabile soprattutto la dotazione finanziaria alle politiche di genere per la promozione delle misure di conciliazione vita-lavoro, il sostegno alle mamme lavoratrici con incentivi fiscali e detrazioni forfetarie aggiuntive, la promozione dell'imprenditoria e dell'autoimprenditorialità femminili. Nodale, quando si parla di lavoro, è il contrasto alla precarietà attraverso la contrattazione territoriale, l'attivazione di strumenti a sostegno del reddito diretti e indiretti, lo sviluppo di un sistema integrato di strumenti e servizi a sostegno dell'autoimpiego. Utili a tale scopo anche le incentivazioni di voucher per la formazione destinati a donne inoccupate, disoccupate o atipiche.