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Parità sul lavoro: rafforzato il principio antidiscriminatorio di genere

Data: 16/02/2010
Categoria: Altre News
In vigore il decreto che introduce sanzioni più severe per chi discrimina le donne in termini di occupazione, tipo di impiego e retribuzione
Entra in vigore sabato 20 febbraio il decreto di attuazione del principi delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego, sulla base della Direttiva CE/54/2006. Il Decreto rafforza il principio antidiscriminatorio di genereampliandolo ed estendendolo a tutti i livelli nei diversi ambiti in particolare in materia di occupazione, di lavoro e di retribuzione, accompagnandolo con sanzioni più severe. Sanzioni più pesanti per i datori di lavoro che discriminano, con ammende fino a 50 mila euro e anche arresto fino a sei mesi. Sono previste inoltre l'estensione di tutti i diritti relativi alla maternità ed alla paternità anche in caso di adozioni nazionali ed internazionali, l'introduzione del divieto di discriminazione anche nelle forme pensionistiche complementari e collettive. Presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali è poi istituito il Comitato nazionale per l'attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità fra lavoratori e lavoratrici. La consigliera o il consigliere nazionale di parità, inoltre, svolge inchieste indipendenti in materia di discriminazioni sul lavoro.


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