“In piedi costruttori di pace!”
Data:
13/02/2010Categoria: Altre News
Parte la scuola di pace ad Alessano alla presenza di migliaia di persone. Don Ciotti: “dobbiamo occuparci degli ultimi, di chi fa fatica e costruire la pace
Una sala gremita da oltre mille persone, attente e vicine, nelle parole e nell“ascolto, a quella testimonianza di pace professata e testimoniata da don Tonino Bello che da oggi tenta di trasformarsi in un“esperienza per i giovani: la scuola di pace. » così che si presentava stamani l“auditorium della sala convegni dedicata a papa Benedetto XVI ad Alessano per l“inaugurazione della scuola di pace che avrà sede in un edificio in Piazza Don Tonino Bello ad Alessano, acquistato e ristrutturato dalla Fondazione omonima grazie ai contributi del 5 per mille, e che si farà promotrice di iniziative di formazione ed educazione alla pace, alla trasformazione nonviolenta dei conflitti, al rispetto dei diritti umani, per la convivenza pacifica tra popoli e culture diverse, per una società senza xenofobia, razzismo ed ogni altra violenza verso la persona umana ed il suo ambiente.
All“importante evento hanno partecipato numerose autorità istituzionali. Il vescovo di Ugento mons. Vito De Grisantis, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il presidente
della provincia Antonio Gabellone, il prof. Vittorio Prodi-Europarlamentare già presidente della Scuola di Pace di Marzabotto, Don Luigi Ciotti, Presidente di "Libera" e Antonio Leopizzi di Pax Christi.
Appassionato e carico di significati l“intervento del presidente della giunta regionale pugliese
Nichi Vendola che, più che da uomo politico, ha parlato alla folta platea da uomo di fede: "don Tonino Bello non è un tema facile, è un tema difficile, bisogna scalare le vette del suo pensiero che è una sfida ad essere operosi nella conversione, ad essere disponibili a cambiare lo stile di vita. La pace continua Vendola non è una vocazione lirica, è un“altra idea del sociale, come ci ha insegnato don Tonino attraverso il profeta Isaia "forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci" (Is 2). » questa che Vendola chiama la vocazione salentinamente planetaria di don Tonino e che continua ad esercitare il suo riverbero con un“attualità straordinaria ancora oggi. Essere costruttori di pace non è facile perchè, ribadisce Vendola, "significa ritornare ad essere custodi della natura, del territorio, della fraternità. Don Tonino aveva scelto quella preghiera che diceva che siamo tutti angeli con un“ala sola e che per volare dobbiamo abbracciarci. Essere costruttori di pace significa sentirci impegnati tutti in quel volo e in quell“abbraccio".
Gli fa eco
don Luigi Ciotti che ribadisce la necessità di essere dalla parte della gente, degli ultimi, di chi soffre, dei diversi, perchè "solo così si può essere dalla parte di Dio". "» inutile sottolinea con forza don Luigi Ciotti difendere la Chiesa, a difendere la Chiesa ci pensi lo Spirito Santo, noi dobbiamo occuparci degli ultimi, di chi fa fatica e costruire la pace".
Gli appelli rivolti alle centinaia di giovani presenti sono alla coerenza ma anche alla capacità di credere per costruire, come sottolinea in apertura il sindaco di Alessano
Luigi Nicolardi, "nuovi ponti di solidarietà condivisa".