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Il diritto all'acqua? Sia riconosciuto nello Statuto comunale

Data: 02/02/2010
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
È la proposta rivolta al Consiglio comunale di Maglie da parte dell'Unione degli Studenti e dell'Associazione Biblioteca di Sarajevo. Acqua come bene comune pubblico
L“Unione degli Studenti di Maglie, in collaborazione con l“Associazione Biblioteca di Sarajevo aderente al Forum Italiano Acqua Bene Comune ed all“omonimo coordinamento regionale, ha sottoposto al Presidente del Consiglio comunale di Maglie la proposta di integrare lo Statuto dell'amministrazione con il riconoscimento del diritto umano all'acqua. "Vista l“importanza che la risorsa idrica assume per la vita sul nostro pianeta e viste le sempre più insistenti pressioni speculative che si vanno a concentrare intorno all“acqua in tutti i paesi del mondo affermano Unione degli Studenti e Biblioteca di Sarajevo intendiamo sensibilizzare i cittadini, in particolare i giovani, sulla necessità che tale bene rimanga nella disponibilità di tutti lontano da speculazioni di ogni genere". Le stesse associazioni avevano già salutato positivamente l“azione che la Regione Puglia sta conducendo sull“argomento, in particolare sulla ripubblicizzazione dell“Acquedotto Pugliese. "Poco si coniuga, infatti, la forma di società per azioni per una struttura che DEVE provvedere alla gestione, alla distribuzione e alla depurazione di un bene così essenziale come l“acqua sottolineano . In più parti d“Italia e del mondo (emblematico l“esempio di Parigi) si sta assistendo proprio ad una riconversione da privato a pubblico nella gestione e nella distribuzione delle acque". Proprio per l“importanza che questo argomento assume, l“Unione degli Studenti di Maglie e Biblioteca di Sarajevo propongono che il Consiglio Comunale APPROVI l“integrazione dello Statuto Comunale al Titolo 1° - art. 1 Principi generali - con il punto 2 decies) "Il Comune di Maglie riconosce il Diritto umano all“acqua, ossia l“accesso all“acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell“acqua come bene comune pubblico; conferma il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà; riconosce che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l“accesso all“acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del d. lgs n. 267/2000". I promotori chiedono anche che il Consiglio "DISCUTA un ordine del giorno volto a promuovere una cultura di salvaguardia della risorsa idrica attraverso una serie di azioni, tra cui: -sensibilizzare le altre amministrazioni ed istituzioni della Provincia di Lecce per attuare scelte politiche ed amministrative comuni finalizzate a tutelare e gestire con trasparenza la risorsa idrica nel rispetto del fragile equilibrio; -informare la cittadinanza sui vari aspetti, sia ambientali che gestionali che riguardano l'acqua sul territorio comunale; -promuovere una campagna di informazione/sensibilizzazione sul risparmio idrico, con incentivazione dell'uso dei riduttori di flusso, nonchè studi per l'introduzione dell'impianto idrico duale; -promuovere la riduzione dei consumi in eccesso attraverso l'informazione, gli incentivi e la modulazione delle tariffe; -sensibilizzare l'opinione pubblica e in particolare i giovani e gli studenti in materia di utilizzo, risparmio, consumo critico e tutela dell'acqua in quanto bene comune di importanza vitale".


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