Presentato il 22° Rapporto Italia di Eurispes
Data:
29/01/2010Categoria: Altre News
Mentre la fiducia degli italiani nelle istituzioni diminuisce, il volontariato cresce. Fara: “sono contento che questo dato sia in crescita”
Di fronte ad una platea ghermita da divise militare e figure politiche, le parole semplici e incisive di Gian Maria Fara, presidente di Eurispes, presentano il ventiduesimo Rapporto Italia.
Ad introdurre la presentazione è Stefania Lazzari Celli, presidente di Eurispes S.p.A., la nuova società dell“Istituto di cui tutti i cittadini possono far parte, annunciata con l“occasione.
"Non produrrà ricchezza economica, sostiene la presidente, ma sicuramente darà l“opportunità agli italiani di arricchirsi di cultura attraverso l“acquisto delle sue azioni".
Saluti di rito e ringraziamenti lasciano poi la parola a Gian Maria Fara.
Per cominciare, il presidente, ricorda ai suoi ascoltatori come nello scorso anno, i ricercatori di Eurispes furono gli unici a sostenere che la crisi economica non sarebbe stata poi così terrificante ma le loro parole furono derise, i fatti dimostrano però, sostiene Fara, " che in realtà la crisi serviva alle banche, alle aziende che hanno potuto mettere i propri operai in cassa integrazione, a chi da questa paura ha potuto ricavarne benefici".
La denuncia è rivolta alla classe dirigente, che ha nascosto sotto il tappeto della crisi economica, una condizione nazionale ancora più grave, un sistema fallimentare, una nazione che resta un cantiere aperto, senza proposte nè progetti.
Mentre la classe dirigente continua a difendere i propri interessi, i propri vizi, i propri intrallazzi, la Nazione vaga senza una guida e si dirige verso il declino. Nella Sala della Biblioteca Nazione che ormai per tradizione ospita la cerimonia di presentazione del Rapporto Italia, le parole di Gian Maria Fara risuonano con forza "E“ necessario lavorare su bisogni e necessità, mentre chi è al comando continua a difendere i propri privilegi e vantaggi senza tener conto del sistema che si sta sfaldando".
Battute leggere sugli aspiranti tronisti del dopo Berlusconi, seguono la dura accusa, ma evidenziano come si cada nell“errore pensando che il problema si risolva semplicemente nella sostituzione del leader "Gli antagonisti di Berlusconi ne legittimano il merito quando continuano a fare politica senza progetti".
"Solo un vento di follia ha potuto far credere che l“economia potesse svilupparsi mentre una parte del Paese si impoverivaÖ Stiamo assistendo all“accrescere della nuova e vecchia povertà" .
Il vertice dell“ingiustizia sociale, secondo i dati emersi, è la povertà: il suo termometro più veritiero accanto agli indici di disoccupazione, misura le condizioni degli anziani ai minimi pensionabili, il numero di disabili, gli esclusi, gli emarginati tra i quali si addensa una quota crescente di immigrati regolali e irregolari.
"» necessario liberarsi dai pregiudizi, la nostra vita senza i migranti sarebbe veramente difficile ma anche su questo tema, purtroppo in Italia si procede ancora con slogan che fomentano un clima di razzismo".
L“Europa stessa non riesce a costruire un“identità unica europea e scivola sempre di più nella perdita della memoria, ed è grave perdere la memoria di fatti storici che hanno marcato con il sangue la nostra nazione ma non solo. "E“ preoccupante, sostiene Fara, la perdita della memoria della storia della Repubblica. In tutti infatti, è insita la convinzione che la democrazia è ormai acquisita. Ma non è così, la sua fragilità non dipende tanto dagli attacchi dei nemici, ma dai tarli che la consumano dall“interno".
Nella nostra storia abbiamo già vissuto il tempo in cui si è creduto di poter fare a meno della politica attraverso la società capitalistica, ma non è così. » pur vero che la democrazia è fragile mentre il capitalismo è un mutante che si adatta a tutto per vivere.
Non resta che tornare alla politica.
Tutt“altra esigenza però è insita negli italiani che secondo il Rapporto non credono più nei partiti, ma credono nella magistratura, nel Presidente della Repubblica e nel volontariato.
Il volontariato infatti, rappresenta una componente strutturale del panorama sociale dell“Italia, sia in riferimento ai volontari che operano gratuitamente sia alle associazioni che ormai arricchiscono abbondantemente il quadro italiano.
Secondo i dati emersi, gli italiani trovano molteplici forme di espressione della solidarietà: dalla donazione del sangue a quella degli organi e del cordone ombelicale, dalle forme di sostegno a distanza dei minori in difficoltà all“affidamento temporaneo, fino all“assistenza ad anziani e malati. Dal Rapporto Italia emerge come le associazioni di volontariato, tra tutte le istituzioni italiane, rappresentano "l“unica realtà capace di conservare, nel tempo, un livello di fiducia elevato presso la maggior parte dei cittadini. Ben l“82% degli italiani, infatti, ha dichiarato nel sondaggio Rapporto Italia 2010 di avere fiducia nelle associazioni di volontariato, percentuale superiore anche a quella raccolta dalle Forze dell“ordine."
E ad una richiesta di commento su questo dato il presidente di Eurispes risponde: "Il mondo del volontariato dà testimonianza quotidiana del proprio impegno, della propria capacità e generosità. Sono contento che questo sia un dato in crescita."