Servizio Civile: il libretto bancario proprio non piace
Data:
27/01/2010Categoria: Altre News
Polemiche intorno alla scelta dell'Ufficio Nazionale di trasferire il sistema di accreditamento dal circuito postale a quello bancario
Una nuova polemica si abbatte sulla scelta dell'Ufficio Nazionale del Servizio Civile (Unsc) di
trasferire il sistema di accreditamento delle competenze dei volontari in Scn dal circuito postale al circuito bancario, ed in particolare con la convenzione stipulata con il gruppo Bnl.
Nei mesi precedenti è stata sollevata la contraddizione sul fatto che uno strumento di diffusione di una cultura della non-violenza e del rifiuto dell'uso delle armi, per paradosso, si affidi nella gestione economica ad un gruppo che occupa una posizione di rilievo all'interno della lista delle cosiddette "banche armate" ovvero di quelle banche che reinvestono una parte considerevole dei propri utili nell'industria della guerra. Oggi il focus della discussione evidenza una serie di risvolti economici negativi che incidono direttamente sulla posizione economica dei volontari.
Mentre infatti, la vecchia convenzione con l'ente Poste, non prevedeva alcuna spesa reale a carico del volontario, sui conti di qualunque banca grava un'imposta di bollo annuale di 34,20 euro. Inoltre, nel caso del conto specifico proposto da Bnl e raccomandato dall'Unsc, denominato "conto Revolution under 27" si possono ravvisare altre incoerenze di non poco conto. Innanzitutto, dal documento di sintesi del conto è scritto che il conto è sottoscrivibile senza spese di canone sino al compimento dei 27 anni, ma il Servizio Civile è rivolto a giovani sino ai 28 anni di età, pertanto dalla negoziazione delle condizioni di vantaggio rimane inspiegabilmente tagliata la fascia dei volontari over 27.
Sempre nel ´documento di sintesiª del conto Revolution under 27 di Bnl è evidenziato come scatti un canone mensile di 6,90 euro nel caso di effettuazione di operazioni allo sportello, ma sulla circolare dell'Unsc è riportato che il prodotto bancario offerto da Bnl è in via assoluta ´senza spese di canoneª. La scelta di mutare le modalità di accredito delle spettanze dei volontari pare sia stata dettata da questioni di carattere finanziario, al fine di eliminare la spesa di 500.000 euro prevista nella programmazione finanziaria dell'ufficio nazionale per il servizio civile per l'anno 2009 ed imputata alla ´voce n. 4 - Convenzione con Poste Italiane Spa per gestione trattamento economico volontari in servizio civileª.
Tuttavia se nel bando 2010 prenderanno il via, come da previsione, circa 25mila volontari, questi ragazzi e ragazze sborseranno complessivamente in un anno più di 850mila in imposta di bollo, senza contare che se tutti si affidassero a Bnl ed effettuassero anche una sola operazione allo sportello, vi sarebbe un aggravio di spesa a carico dei volontari di oltre 172mila euro. Le nuove modalità di pagamento dei volontari in servizio civile danno quindi luogo ad un evidente caso di ´trasferimento dei costiª dalla pubblica amministrazione ai singoli cittadini. Le predette argomentazioni sono anche contenute in un'interrogazione parlamentare avanzata da esponenti del governo.
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