Integrazione scolastica obbligatoria nell'intero arco orario
Data:
25/01/2010Categoria: Altre News
Lo dice chiaramente una sentenza del Tar Puglia del 12 gennaio scorso. Intanto la Regione adegua le normative vigenti
Uno di quei casi che fanno scuola quando ci si imbatte in servizi di cui non si conosce la maternità o la paternità e che vengono erogati in maniera non omogenea su tutto il territorio regionale.
In realtà a mettere fine alle questioni della suddivisione delle competenze rispetto all'integrazione scolastica per gli alunni disabili, era già intervenuta una legge regionale per ora approvata il 15 gennaio scorso nella sola giunta regionale e che, come assicurano dagli uffici regionali, entro la fine di gennaio verrà recepita in Consiglio regionale. Si tratta del cosiddetto "Omnibus". La legge interviene (con l“art. 64) a mettere ordine nelle competenze attribuite agli enti in ordine all“integrazione scolastica degli alunni disabili. Innanzitutto si chiarisce che l“integrazione scolastica è una somma di prestazioni specialistiche aggiuntive rispetto all“assistenza di base che per legge spetta alla scuola. La legge stabilisce che Asl e Comuni definiscono, all“interno di protocolli di intesa specifici, i progetti individualizzati per gli alunni disabili, avendo cura di comporre una equipe multidisciplinare definendo le prestazioni sanitarie e quelle sociali in maniera differenziata e con la specificità dei profili professionali richiesti.
La sentenza della seconda sezione del tribunale amministrativo regionale per la Puglia ha stabilito che l'integrazione scolastica di tipo specialistico erogata dai Comuni (e dalla Asl) va assicurata per l'intero orario scolastico e non per una quota parziale di esso. Il caso era accaduto ad Altamura, in provincia di Bari, dove un minore riceveva il servizio di integrazione scolastica per assistenza specialistica per una sola ora a settimana. Del resto, lo stesso PEI (piano educativo individualizzato) prevedeva esattamente il sostegno specialistico e non solo quello di tipo pedagogico per l'intero monte ore scolastico. Da questi presupposti prende le mosse la sentenza che condanna il Comune di Altamura che "ha arbitrariamente ridotto il monte ore" a garantire il servizio per l'intera durata dell'orario scolastico giornaliero e al risarcimento dei danni patrimoniali della famiglia che dal 17 dicembre scorso assicura, per 3 ore al giorno, l'assistenza specialistica al proprio figlio, oltre al risarcimento del danno non patrimoniale subito dal minore a causa della "mancata fruizione di un servizio di assistenza specialistica adeguato alle sue effettive esigenze".
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