Tu Peter Pan, io Capitan Uncino
Data:
18/01/2010Categoria: Un libro a settimana
Partendo dalla propria storia personale, un punto di vista diverso e provocatorio sulla storia dei servizi sociali degli ultimi trent'anni.
Si tratta di un piccolo libro prezioso ed è bene che circoli tra gli operatori sociali, alla cui formazione può contribuire per la sua verità e concretezza. L'autrice, Gabriella Di Lella, non vi racconta solo la propria vita, rievocandone con semplicità, dignità e coraggio molti aspetti, compresa la malattia progressivamente invalidante che l'ha colpita fin dall'infanzia. Nel libro non si rievoca neppure soltanto una vicenda famigliare, che se non fosse tutta vera parrebbe frutto di un'immaginazione drammatica eccessiva. Il libro narra anche, sullo sfondo della Sesto San Giovanni a partire dagli anni Settanta e fino ad oggi,
la nascita e l'evoluzione di servizi sociali (territoriali e di comunità) con cui il volontariato e la nascente cooperazione sociale tentarono di rispondere a domande sino allora inevase, diffondendo largamente capacità di prendersi cura di soggetti in condizione di bisogno, evitando l'emarginazione di molti.
Tale storia di servizi però non è tutta gloriosa: la ridefinizione del welfare, lo sviluppo delle esigenze organizzative ed economiche hanno più volte rischiato e ancora rischiano di oscurare i bisogni e i desideri delle persone. » insomma una storia che ancora viviamo, quella di cui il libro parla, raccontandola (in una prosa quasi classica frutto di un originale processo di scrittura) senza sconti, da dentro e dal basso, con una lucidità e una passione che non mancano di scuotere il lettore e di farlo riflettere. Il 20% del ricavato della vendita del libro va all'Aisa, Associazione italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche.
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