Beni confiscati alle mafie: accordo CSV Salento-Libera
Data:
11/01/2010Categoria: News CSV Salento
Nasceranno azioni per consentire una pronta utilizzazione dei beni confiscati e l'educazione alla legalità. Coinvolte 600 associazioni
Far crescere il comune senso di responsabilità civile, concorrendo in modo fattivo allo sviluppo della legalità: è questo uno degli obiettivi del
protocollo d'intesa siglato l'11 gennaio a Lecce (presso la sede provinciale del CSV in via Gentile 1) tra il
CSV Salento e l'associazione Libera. Primo impegno dell'accordo la realizzazione di
una rete di azioni, relazioni e conoscenze per consentire una pronta utilizzazione dei beni confiscati alle mafie a livello provinciale, coinvolgendo il volontariato nello specifico ben 600 associazioni e la società civile.
In provincia di Lecce
sono 81 i beni immobili confiscati e 9 quelli aziendali, secondo i dati forniti dall“Ufficio del Commissario straordinario di Governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati ad organizzazioni criminali. Se l“utilizzo dei beni confiscati alle mafie è un indicatore di crescita di una comunità alternativa alle mafie e dunque la prova reale del processo di cambiamento in atto nelle terre di mafia e di quanto, gli enti locali e le istituzioni tutte, favoriscano la costruzione di capitale sociale e di senso civile sui propri territori, quello che si accingono a fare CSV Salento e associazione Libera risponde senza esitazioni ad un territorio che vuole rendere evidente il cambiamento nel segno della legalità.
"La questione dell“utilizzo dei beni confiscati spiega Luigi Russo, presidente del Csv Salento non riguarda la parte dei cittadini che si occupano di legalità. Riguarda il tessuto culturale e sociale, di vita, di ciascuno di noi. Per questo abbiamo pensato ad azioni non solo di coinvolgimento e di sensibilizzazione delle associazioni di volontariato, ma a percorsi di crescita condivisa e di formazione, per educare alla legalità un territorio che spesso nelle più banali situazioni del vivere quotidiano mette in atto modalità molto prossime all“illegalità o alla mafiosità". Da qui l“esigenza, condivisa all“interno del protocollo, di
promuovere corsi di formazione aperti alle associazioni di volontariato sui temi delle mafie e del loro contrasto, iniziative di sensibilizzazione - come iniziative pubbliche, per l“impulso alla partecipazione a bandi pubblici e privati per l'educazione alla legalità e l“utilizzo dei beni confiscati alle mafie, la pubblicazione e/o la stampa sui propri bollettini cartacei ed on line di notizie tematiche.
Ma l“attenzione che le due organizzazioni rivolgono non riguarda solo gli associati o quanti sono vicini alle tematiche affrontate. Tra gli obiettivi del protocollo, anche la produzione di materiali illustrativi sul tema dei beni confiscati in particolare diretti alle Istituzioni e ai soggetti del Terzo Settore, con specifico riguardo alle associazioni di volontariato. L“iniziativa che parte in maniera sperimentale in Puglia con il CSV Salento, coinvolgerà presto tutto il volontariato pugliese.
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