La Pace con-viene
Data:
02/01/2010Categoria: Altre News
La Pace con-viene. Con questo provocatorio richiamo Pax Christi invita a gridare la parola pace nel nostro tempo.
"La pace con-viene". Con questo provocatorio richiamo Pax Christi, il movimento cattolico internazionale per la Pace già presieduta dal compianto don Tonino Bello, ha invitato il popolo dei volontari pacifisti a gridare la parola pace nella Giornata Mondiale del 1 Gennaio, ancora oggi, ancora e di più in un tempo nel quale la "paura", sembra essere l'unico motore delle relazioni sociali e internazionali. Paura e fantasmi, spesso costruiti ad arte. Per questo l'invito è anche quello a mantenere i piedi ben piantati nella terra, in particolare quest'anno nella terra abruzzese stremata dal terremoto, dove hanno celebrato il 42° Raduno nazionale.
Ed ecco alcune parole coraggiose, che non mancheranno di suscitare polemiche, soprattuto negli ambienti più tradizionalisti: "Nel nostro Paese la ricostruzione sociale, delle comunità e dell'ambiente, decollerà non con gli F35 o con la svendita dei territori a basi militari sempre più invasive", ma con la mobilitazione pacifica, e con la responsabilità nella verità, con la "Caritas in veritate" come dice Benedetto XVI.
C'è bisogno di una vera e propria "resistenza ad ogni tipo di impero, come ci ricorda l'Apocalisse". I partecipanti hanno messo in evidenza poi "i rischi connessi alla disgregazione delle comunità e alle sfide che riguardano la custodia del creato".
Il Papa chiede nel suo Messaggio per la Giornata del 1 Gennaio: "Come rimanere indifferenti di fronte alle problematiche che derivano da fenomeni quali i cambiamenti climatici, la desertificazione, il degrado e la perdita di produttività di vaste aree agricole, l“inquinamento dei fiumi e delle falde acquifere?" (4).
La forte provocazione del papa ha trovato piena risonanza nel dibattito in assemblea: sono stati ribaditi alcuni NO come quello alla mercificazione dell'acqua, al ritorno del nucleare in quanto sicuro rischio per le popolazioni e i loro territori, al respingimento di chi bussa alle nostre frontiere.
La Marcia per la Pace che la notte del 31 dicembre ha attraversato il centro de L'Aquila, è stata il segno di una dura esperienza di esodo dalla schiavitù dei consumatori alla sobrietà di donne e uomini solidali perchè capaci di nuovi stili di vita.
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