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Fondazioni bancarie, il rapporto 2008 dell'Acri

Data: 17/12/2009
Categoria: Altre News
Oltre 29mila le iniziative finanziate, al volontariato il 10,2% delle risorse. Nel settore dell'assistenza quasi il 31% alle persone disabili
Nonostante la crisi, nel 2008 le Fondazioni bancarie sono riuscite a tenere abbastanza stabili le erogazioni: a fronte di una riduzione dei proventi del 19,4%, le erogazioni deliberate, diminuite solo del 2,1%, sono pari a 1,68 miliardi. Non comprendono, come nel 2007, le risorse destinate al Progetto e alla Fondazione per il Sud, pari a 52,5 milioni di euro. Il patrimonio contabile complessivo è rimasto sopra i 48 miliardi, toccando quota 48.852 milioni di euro (+0,2% sul 2007). Sono i dati diffusi dall“Acri, l“associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria, che ha anticipato il Rapporto sulle Fondazioni 2008. Oltre 29.400 le iniziative finanziate nel 2008. In lieve crescita rispetto all“anno precedente (29.375 nel 2007); il valore medio per iniziativa è di 56.990 (nel 2007 era 58.386 euro). Stabile a 334 il numero medio di progetti per ogni Fondazione. Al volontariato il 10% delle erogazioni. Su 7 dei 20 settori ammessi dalla legge si concentra la maggior parte delle erogazioni delle Fondazioni. Al primo posto con il 30,6% (stabile rispetto al 2007) arte, attività e beni culturali: l“ambito principale di intervento è quello della conservazione e valorizzazione dei beni architettonici e archeologici (incide per il 32,6% sulle erogazioni al settore). Alla ricerca il secondo posto con il 15% (14,4 nel 2007) delle risorse, in ulteriore crescita (+4%) rispetto all“anno precedente (14,84%). Al terzo posto ci sono le erogazioni per educazione, istruzione e formazione, con il 12,9% (12% nel 2007) degli importi totali. A breve distanza il settore volontariato, filantropia e beneficenza, che ha ricevuto il 10,2% delle risorse erogate (10,4% nel 2007). La quota maggiore (32,5% del settore) pari a 55,3 milioni di euro è impiegata per gli accantonamenti ai fondi speciali per il volontariato, seguono i Contributi a fondazioni grant-making ed altri intermediari filantropici (21,3%), cioè quei contributi che vanno a fondazioni come quelle di comunità o ad altri soggetti non profit del territorio che intermedino le risorse verso le organizzazioni del volontariato. Ci sono poi gli interventi diretti di promozione e sostegno del volontariato (12,9%), la beneficenza (9,1%), il attività di sostegno allo sviluppo e alle condizioni di vita dei paesi poveri (8,4%), gli scambi culturali e cooperazione internazionale (2%). Il 9,6% (10,4% nel 2007) allo Sviluppo locale, che comprende anche l“edilizia popolare locale (2,2%); il 9% all“assistenza sociale (era 9,8% nel 2007), la cui parte prevalente (85,8%) va al comparto servizi sociali, seguito da Servizi di assistenza in caso di calamità naturale, di protezione civile e di assistenza ai profughi e ai rifugiati (5,4%). I destinatari sono in primo luogo i disabili (30,9%), quindi gli anziani (28,5%), i minori (5,3%) e i tossicodipendenti (5,1%). Infine il settore della salute pubblica, che sul totale erogato incide per il 7,3% (7,8% nel 2007). I beneficiari delle erogazioni. Sono sempre soggetti che perseguono finalità non lucrative di pubblico interesse: dunque sono soggetti privati non profit - 63,2% degli importi erogati (il 62,7% nel 2007) e il 66,9% del numero di interventi (66,8% nel 2007) - o istituzioni pubbliche. Fra le categorie di beneficiari privati i più importanti sono le Fondazioni (naturalmente non si tratta di Fondazioni di origine bancaria) che, con il 26,4% degli importi, si confermano anche in questa rilevazione al primo posto in assoluto fra tutte le categorie di beneficiari pubblici e privati. Seguono: associazioni (12,6%, di cui il 2,3 punti percentuali destinati ad associazioni di promozione sociale), organizzazioni di volontariato (4,4%), cooperative sociali (2%). una percentuale elevata delle erogazioni è attribuita alla categoria altri soggetti privati (17,8%), tra cui sono incluse le istituzioni religiose. fra i soggetti pubblici, che ricevono complessivamente il 36,8% delle erogazioni, gli enti locali sono i destinatari principali con il 21,1% del totale erogato (nel 2007 era il 19,1%). seguono, con il 13,5% degli importi (13,4% nel 2007), gli enti pubblici non territoriali i quali includono scuole, università, strutture sanitarie, istituti di accoglienza e beneficenzaÖ in diminuzione è la quota destinata alle amministrazioni centrali, che ricevono il 2,2% delle erogazioni contro il 4,5% del 2007. Distribuzione geografica. Al Nord va il 66% delle risorse, di cui il 34,1% al Nord Ovest e il 31,9% al Nord Est; al Centro il 28,6%; al Sud e Isole il 5,4%.


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