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Razzismo, nasce un osservatorio in Parlamento

Data: 17/12/2009
Categoria: Altre News
L'annuncio del vicepresidente della Camera dei deputati. “In un periodo come questo, è importante dare dei segnali”
Un osservatorio sul razzismo all“interno del Parlamento italiano. Lo ha annunciato Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera dei deputati, durante il convegno "L“internamento dei Rom e dei Sinti in Italia dal 40 al 43" tenutosi a Roma presso la Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio in occasione del settantunesimo anniversario della promulgazione delle leggi antiebraiche e razziali. "Oggi questa commemorazione coincide con una decisione presa dall“Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati ha detto Lupi - di istituire all“interno del Parlamento italiano un osservatorio parlamentare sul razzismo nel nostro paese. Si tratta di un osservatorio ristretto, composto da otto membri e vuole lavorare affinchè il Parlamento sia il luogo principale di dialogo di confronto e di recepimento della vita nella società civile. Oggi in occasione di questa commemorazione, questo segnale forte che viene dal Parlamento va nella direzione non solo di commemorare, ma anche per non dimenticare la storia, perchè si viva al presente e si guardi al futuro". L“annuncio dell“osservatorio, spiega Lupi, è un segno importante soprattutto in un periodo come quello che l“Italia sta attraversando in questo momento. "Credo che in un periodo come questo sia importante dare dei segni ha detto Lupi -. Mai come oggi c“è bisogno di esempi positivi". Per il vicepresidente della Camera, per avviare un dialogo tra le varie etnie presenti sul territorio italiano occorre puntare sulla conoscenza reciproca, ma anche sull“attuazione di quei principi e quei diritti sanciti anche dalla Costituzione italiana. "Sappiamo bene che la pur necessaria proclamazione dei principi e dei diritti ha affermato Lupi - deve essere costantemente accompagnata da azioni positive degli individui e delle istituzione per rafforzare lo spirito della convivenza civile e dissipare i pregiudizi che tuttora alimentano atteggiamenti di intolleranza". Il vicepresidente della Camera, inoltre, ha richiamato ad un confronto serio sull“individuazione di condizioni basilari di inserimento delle minoranze rom e sinti nei contesti residenziali. "C“è una diffusa consapevolezza che grazie al miglioramento delle condizioni di vita e di interazione con la società italiana ha detto Lupi - è possibile innescare circuiti virtuosi di rispetto reciproco e di pacifica convivenza sociale". Un percorso che non ha ancora rimosso tutti gli ostacoli. "Sono consapevole ha aggiunto - che si tratta di una strada che dobbiamo fare insieme, ma che presenta ancora incognite e asperità". Per Lupi, intanto, è tempo però di emergere da una logica di tipo emergenziale sul tema della solidarietà e dell“inclusione. L“apporto delle istituzioni e della "molteplicità di soggetti che animano le iniziative dei cosiddetti corpi sociali, per quanto rappresentino preziose e lodevoli espressioni di una diffusa consapevolezza di inclusività sociale di tutte le componenti etniche presenti sul territorio, permangono in larga parte ispirate a logiche emergenziali caratterizzate da una frammentazione localistica che non garantisce omogeneità di trattamento su tutto il territorio nazionale. Non dobbiamo esprimere la solidarietà solo nella fase emergenziale, ma è il fondamento di una costruzione normale e quotidiana del convivere civile. Si esprime quando un“emergenza esplode, ma dovrebbe richiamare alla responsabilità quotidiana, verso forme più compiute di progettualità politica, che in quanto finalizzate a garantire una sostanziale parità di condizioni nell“ambito dell“intera comunità nazionale, trovino nel Parlamento il principio referente istituzionale e la principale sede di elaborazione".


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