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Servizio civile: “In Finanziaria risorse esigue, vanno aumentate”

Data: 16/12/2009
Categoria: Altre News
La denuncia delle associazioni socie del Cnesc, del Forum del terzo settore e delle organizzazioni di volontariato
Futuro incerto per il servizio civile nazionale. La riforma legislativa del sistema rischia, infatti, di avere tempi più lunghi del previsto, mentre la legge Finanziaria prevede nei prossimi anni "risorse così esigue da mettere in discussione l“esistenza stessa del servizio civile nazionale a partire dal 2011". La denuncia arriva dalle associazioni socie del Cnesc, dal Forum del terzo settore e dalle organizzazioni di volontariato che a Roma, durante la presentazione dell“"XI rapporto del Cnesc", hanno lanciato l“appello "Dare un futuro al servizio civile" (www.firmiamo.it/SCN). Le organizzazioni promotrici chiedono al presidente del Consiglio un impegno concreto per il progetto attraverso la realizzazione della legge di riforma del servizio e un incremento dello stanziamento delle risorse destinate al progetto in Finanziaria. "La consulta ha dato parere favorevole sulla legge di riforma del servizio civile a fine luglio, ma persistono ancora delle criticità. Da una parte l“accesso anche per i cittadini stranieri, dall“altra l“assenza di un contingente minimo annuo. Il grosso della spesa è rappresentato dagli assegni mensili dei giovani e questa è una responsabilità istituzionale", ha detto Licio Palazzini, presidente della consulta nazionale per il servizio civile. "Mi auguro che gli sforzi del sottosegretario Giovanardi facciano in modo che non solo per il prossimo anno, ma soprattutto nella Finanziaria 2011-2012 ci sia un importo diverso da quello stanziato finora- ha continuato. Il Governo sarà così più convincente nei confronti delle regioni". Secondo Giovanardi "dal 2001 la spesa sanitaria e sociale è passata dallo stato alle regioni e ai comuni", e dovrebbero essere gli enti locali più forti, come i grandi comuni a stanziare più fondi per il servizio civile nazionale. Nessuna apertura invece per i cittadini stranieri. Il sottosegretario ha detto che se entrano "gli extracomunitari non si può più parlare di servizio civile nazionale, come attività all“interno della difesa della patria. La riforma si può, ma solo in base a ciò che dice la Costituzione italiana".


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