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Istat: prosegue l'invecchiamento della popolazione italiana

Data: 23/11/2009
Categoria: Altre News
Ma cresce la percentuale di popolazione scolarizzata e la quota di chi legge almeno un libro. L'immagine del Paese nei dati dell'Annuario statistico Istat 2009
Un paese sempre piu' vecchio, nonostante la lieve ripresa delle nascite, in cui regna, nelle famiglie, l'insoddisfazione per la propria condizione economica. » questo il quadro dell'Italia che emerge dall'Annuario statistico dell'Istat 2009. Oltre 800 pagine zeppe di dati, riferiti per lo piu' al 2008, che restituiscono la fotografia di una popolazione che cresce solo grazie alla presenza degli immigrati e dove il 5,6% dei cittadini sono ultraottantenni. Mentre nelle famiglie si respira un'aria pesante: il 41,3% ritiene "scarse" le proprie risorse economiche, percentuale che cresce, nemmeno a dirlo, al Sud. Sale, e questa e' una buona notizia, la porzione di popolazione scolarizzata e aumenta la quota di chi legge almeno un libro. I residenti in Italia sono 60.045.068 (dato di fine 2008), 426.000 in piu' rispetto all'anno precedente. Un incremento che si deve al saldo attivo del movimento migratorio (+434.245 unità) che neutralizza l'effetto negativo del saldo naturale (-8.467 unita'). Cresce, in Italia, anche il tasso di scolarità con un costante innalzamento del livello di istruzione della popolazione italiana. Prosegue il processo di invecchiamento della popolazione: ormai un italiano su cinque e' ultrassessantacinquenne. I "grandi vecchi" (dagli 80 anni in su) rappresentano il 5,6% della popolazione. L'indice di vecchiaia (rapporto tra la popolazione con piu' di 65 anni e quella con meno di 15) ha registrato un altro incremento, raggiungendo un valore pari al 143,1%. Le nascite crescono, ma non abbastanza: nel 2008 la media e' stata di 1,41 figli per donna (1,37 nel 2007). Per il 38,3% delle famiglie inoltre la situazione economica e' "un po' peggiorata" rispetto all'anno scorso, per il 16,2% e' "molto" peggiorata. Solo lo 0,8% degli italiani ritiene di avere ottime risorse economiche, una porzione microscopica rispetto al 41,3% delle famiglie che, invece, pensa di avere "scarse" risorse. Anche a livello individuale, l'ottimismo non regna: tra le persone che hanno piu' di 14 anni il 53,7% e' poco o per niente soddisfatto della propria condizione economica. Quanto alla "voglia" di famiglia, i matrimoni nel 2008 hanno subito una battuta d'arresto dopo la ripresa osservata l'anno precedente, passando da 250.360 a 249.242. Risultano in crescita sia i divorzi (+2,3%) che le separazioni (+1,2%). Nel 2009 le famiglie denunciano difficolta' di accesso ai servizi di pubblica utilità, in particolare per il pronto soccorso (54,7%), le forze dell'ordine (38,5%), gli uffici comunali (34,8%), i supermercati (30,3%) e gli uffici postali (27,1%). Permangono differenze a livello territoriale: infatti, le famiglie meridionali hanno piu' problemi nell'accesso ai servizi, ma il divario diventa piu' contenuto nel caso dei negozi di generi alimentari e dei mercati. Il 38,8% dei residenti in Italia dichiara di essere affetto da almeno una delle principali patologie croniche, percentuale che sale all'86,9% per gli over 65. Le malattie piu' diffuse sono l'artrosi/artrite (17,8%), l'ipertensione (15,8%), le malattie allergiche (10,2%), l'osteoporosi (7,3%). Quanto ai tabagisti, l'Italia non perde il vizio: gli amanti della sigaretta sono il 23% della popolazione di 14 anni e piu'. Nel 2008 c'erano 23.405.000 occupati, 183.000 in piu' rispetto all'anno precedente. Torna ad aumentare, dopo nove anni, anche il numero delle persone in cerca di occupazione, attestandosi a 1.692.000, 186.000 in piu' rispetto al 2007 (+12,3%). Il tasso di disoccupazione sale al 6,7% dal 6,1% del 2007. Nel 2009 quasi due terzi della popolazione di 6 anni e oltre ha fruito di almeno uno spettacolo o intrattenimento fuori casa. Il cinema si conferma in cima alle preferenze: quasi 1 persona 2 due e' andata almeno una volta a vedere un film. Seguono le visite a musei e mostre (28,8%), gli spettacoli sportivi (26,7%), la frequentazione di discoteche e balere (22,6%). Guardare la televisione e' un'abitudine consolidata per il 93,6% della popolazione. Nel 2009 crescono i lettori, dal 44% al 45,1% e gli utilizzatori del personal computer e di Internet, che ormai rappresentano rispettivamente il 47,5% della popolazione di 3 anni e oltre e il 44,4% di quella di 6 anni e piu', ma il Sud resta indietro. Infine, sono 58.127 i detenuti presenti negli istituti carcerari al 31 dicembre 2008, in forte incremento rispetto al 2007 (+19,4%). Si tratta per oltre un quarto dei casi di tossicodipendenti, mentre appena il 4,3% e' costituito da donne. Nel 2008 sono 1.347 gli ingressi negli istituti penali per minorenni e 1.437 le uscite: a fine anno i minori presenti sono il 5,4% in piu' rispetto all'anno precedente.


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