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L'immagine del volontariato in Europa

Data: 12/11/2009
Categoria: Altre News
Emerge da una ricerca condotta dal Centro nazionale per il volontariato e Spes insieme a Csvnet. Diffusa l'azione volontaria, pochi i paesi con normative ad hoc
L'Italia è uno dei pochi paesi in Europa a possedere una legge sul volontariato. Ed è così, ad esempio, anche in Spagna, Malta, Polonia e Belgio. Niente normativa specifica, invece, nella maggior parte dei paesi europei, fra i quali la Gran Bretagna, l'Austria, la Danimarca, la Grecia. Emerge da un'anticipazione di una ricerca sul volontariato in Europa promossa dal Centro nazionale per il volontariato e da Spes-Associazione Promozione e Solidarietà - che viene presentata nel corso del convegno internazionale "Il volontariato in Europa" in programma questo giovedì 12 e venerdì 13 novembre a Lucca. La ricerca è stata realizzata in collaborazione anche con il Coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato (Csvnet). L'attività di volontariato in Italia - dove operano secondo stime circa 2 milioni di persone - è regolata da una legge che ha 18 anni, la 266/91. Nei paesi dove esiste questo tipo di regolamentazione, come anche in Italia, è affermato il valore della gratuità e della partecipazione. In Belgio, ad esempio, la legge sul volontariato (datata 3 luglio 2005) sottolinea che le attività sono volte esclusivamente al benessere della società. In Spagna, la legge (15 gennaio 1996) ha lo scopo di promuovere la partecipazione dei cittadini e programmi di interesse generale. In Gran Bretagna, invece, non c'è alcuna legge ad hoc ma la libertà di associazione è riconosciuta; fra i criteri che le organizzazioni devono possedere per essere considerate nelle attività di volontariato ci sono l'indipendenza, il non profit, l'autonomia, l'interesse pubblico. Dalla ricerca emerge anche che, con o senza leggi ad hoc, il volontariato è comunque un'attività diffusa e consolidata in Europa. Conta milioni di "operatori" (difficile dire precisamente quanti siano) che si rifanno senza distinzioni ai principi della gratuità e della pubblica utilità. Difficile stimare il numero dei volontari attivi. Si calcola però che in Italia ce ne siano circa 2 milioni; in Lituania, invece, il 3% della popolazione (soprattutto in sanità); in Belgio i volontari sarebbero un milione e mezzo (il 17% della popolazione); nella Repubblica Ceca circa un milione (10% della popolazione). In Francia, invece, i volontari sarebbe 11 milioni (18%), in Spagna circa il 2,8% della popolazione mentre in Polonia il 4%.


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