Conferenza mondiale contro le mutilazioni genitali femminili
Data:
09/11/2009Categoria: Altre News
Si apre oggi, 9 novembre, nel Burkina Faso. Obiettivo: rafforzare e accelerare il movimento globale verso il divieto delle mutilazioni genitali femminili come violazione dei diritti umani
Il governo del Burkina Faso, attraverso il Ministero dell“Azione Sociale e della Solidarietà Nazionale, e l'associazione radicale Non c'è Pace Senza Giustizia (NPSG), con il sostegno della Cooperazione Italiana e in collaborazione con l“UNOPS (United Nations Office for Project Services), organizzano la riunione "Dal Cairo a Ouagadougou: verso un divieto universale delle mutilazioni genitali femminili (MGF)" che si svolge con il patrocinio di S.E. Chantal Compaorè, First Lady del Burkina Faso, a Ouagadougou il 9 -10 novembre 2009.
La Conferenza, i cui lavori sono stati aperti dalla First Lady del Burkina Faso e da Emma Bonino, vice presidente del Senato italiano e fondatrice di NPSG, vedrà la partecipazione di First Ladies, ministri, parlamentari e esponenti della società civile provenienti da 13 paesi dell'Africa occidentale, nonchè rappresentanti di organizzazioni internazionali e regionali, con lo scopo di adoperarsi per un divieto globale delle MGF.
Negli ultimi anni si sono registrati sviluppi positivi nella lotta contro le MGF grazie agli sforzi di attivisti anti-MGF, nonchè all'impegno, al più alto livello, di alcuni Stati. Tuttavia, la mancanza di legislazioni nazionali efficaci sta ostacolando uno sforzo più coordinato per liberare il continente da questa diffusa violazione dei diritti umani.
Un anno dopo la Conferenza del dicembre 2008, volta ad eliminare le mutilazioni genitali femminili "con una messa al bando definitiva", questo incontro rappresenta una ulteriore occasione per valutare i progressi compiuti e le sfide principali incontrate durante le campagne anti-MGF. Inanzittutto, il meeting è volto a rafforzare e accelerare il movimento globale verso il divieto delle mutilazioni genitali femminili come violazione dei diritti umani.
La riunione è anche l'occasione di lanciare un appello alle First Ladies africane ad impegnarsi per uno sforzo a livello continentale per eliminare le MGF. Una coalizione di First Ladies africane impegnate nell“eliminazione delle MGF non solo darebbe a questa lotta la visibilità che si merita, ma fornirebbe anche la volontà politica necessaria per giungere alla messa al bando definitiva della pratica.
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