Il Csv Salento promuove azioni per i Tavoli della Concertazione

Data: 29/10/2009
Categoria: News CSV Salento L'impegno del CSV Salento prosegue costante sul versante dell'informazione alle associazioni di volontariato per la buona attuazione dei piani sociali di zona. E dopo il dossier di denuncia della situazione di stallo dei servizi sociali sul territorio provinciale e la successiva assemblea per la raccolta dei contributi e dei suggerimenti per la stesura del secondo piano regionale per le politiche sociali, una nuova iniziativa va a supporto delle associazioni. Un'iniziativa messa in cantiere per consentire a tutte le associazioni della provincia di Lecce di partecipare alla nuova fase di programmazione dei servizi sociali nei territori di appartenenza. » con questo spirito che il CSV Salento ha promosso presso i comuni capofila degli ambiti territoriali la divulgazione degli avvisi per l'istituzione dei Tavoli della Concertazione, previsti dal nuovo Piano regionale delle Politiche Sociali (2009-2011) pubblicato lo scorso 26 ottobre. Nei giorni scorsi è pervenuto dall'Ambito di Gallipoli l'avviso pubblico di "invito ad esprimere interesse alla progettazione partecipata per la stesura e la realizzazione del Piano di Zona Sociale attraverso la partecipazione al Tavolo di Concertazione e ai Tavoli Tematici". Il Csv Salento, oltre ad aver pubblicato nell'apposita sezione del sito l'avviso, ha inviato a tutte le associazioni che hanno sede legale o operano sul territorio degli otto comuni dell'ambito, una mail con le indicazioni necessarie a manifestare interesse per la partecipazione ai tavoli della concertazione e della coprogettazione tematica. "Nello scorso triennio/quadriennio di programmazione e attuazione dei servizi sociali sul territorio commenta Luigi Russo, presidente del CSV Salento un po' tutti, dalle amministrazioni alle associazioni di volontariato, siamo arrivati a giocare una grossa partita come quella della responsabile condivisione delle scelte programmatiche scontando i vecchi ruoli che la politica in primo luogo ma anche spesso l'impreparazione tecnica, ci avevano imposto. Oggi, come volontariato, conosciamo bene il perimetro entro il quale poterci muovere, perchè delimitato da leggi chiare e siamo maggiormente consapevoli del ruolo attivo che svolgiamo nella società civile e del ruolo non supplente nè accessorio ma piuttosto sussidiario nei confronti della pubblica amministrazione".