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"Solidarietà indifesa": l'informazione nel sociale"

Data: 06/10/2009
Categoria: Un libro a settimana
Perchè il volontariato deve comunicare? Per dire che il mondo può essere cambiato. Una riflessione sul binomio volontariato-comunicazione
"Il vero motivo per cui il volontariato deve comunicare è che il mondo può essere cambiato, e che ciascuno deve fare, in questo, la sua parte": questa la tesi esposta nel suo libro da Paola Springhetti, giornalista, direttrice di "Rivista del Volontariato" della Fivol, presidente dell“UCSI Lazio (Unione Cattolica Stampa Italiana). Il volontariato moderno scrive l'autrice è nato dal basso, dall“iniziativa dei cittadini che si organizzavano per rispondere ad un bisogno. La comunicazione sembrava un lusso che il volontariato non si poteva permettere per scelta etica prima che per necessità economica. Ma che volontariato è il volontariato che non comunica? Il rapporto tra volontariato e media da qualche anno è meno faticoso: "Oltre alla maggiore disponibilità di spazi, ci sono stati altri cambiamenti che possono rendere costruttivo questo rapportoÖ". Il cammino percorso e la situazione attuale sono presentati con ricchezza di approfondimenti e di contributi. Le prospettive della valorizzazione del binomio volontariato-comunicazione presentate nel libro aprono orizzonti nuovi per tutti.


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