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Classi "separate" per stranieri. Un caso a Reggio Emilia

Data: 30/09/2009
Categoria: Altre News
Una classe della materna formata solo da bambini stranieri. » successo a Luzzara, piccolo comune in provincia di Reggio Emilia
La scuola materna "Grisanti Respicio" nel piccolo comune di Luzzara, a Reggio Emilia, quest“anno ha 38 iscritti, 14 italiani e 24 figli di immigrati. Il dirigente Roberto Ferrari li ha divisi in due sezioni, una con tutti gli italiani e cinque stranieri, l“altra con tutti gli altri alunni non italiani, soprattutto indiani. Questa scelta, ha spiegato Ferrari a Stranieriinitalia.it, ´è giustificata dalla legge, che vieta di formare classi con la maggioranza di alunni stranieri, e dalla necessità di tutelare le iscrizioni di bambini italiani. I loro genitori minacciavano di trasferirli alla materna privata se fossero finiti in una classe a maggioranza stranieraª. ´La divisione tra le due sezioni, inoltre, esiste solo sulla carta. Tre giorni su cinque sottolinea Ferrari i bambini si mescolano per fare attività in comune. Nessuna discriminazione, nelle risorse e personale aggiuntivo sono sempre destinati agli alunni stranieri e nella scuola dell“obbligo, dove questi sono più del 40%, abbiamo ottimi risultati di rendimentoª. Fatto sta che quello che la Lega aveva asuo tempo auspicato con le "classi ponte" si è così realizzato. Immediate le proteste dei genitori dei bambini stranieri: "siamo contrari a una scuola che separa anzichè unire, siamo contrari all“idea che un bambino di tre anni deve imparare alla svelta l“italiano, crediamo sia molto più importante che a quell“età non si senta "diverso"ª. Sconcertate le reazioni delle associazioni che si occupano di integrazione. "Putroppo queste sono le conseguenze dell'applicazione di una legge razzista e volta a separare più che a unire - afferma Rosa leo Imperiale di AMIS Onlus. L'italia è un paese multietnico già da molti anni, e avrebbe senso che le riforme favorissero l'interazione delle culture per creare una comunità che valorizzi le differenze,piuttosto che esortare al razzismo e alla separazione.La scuola è la prima agenzia educativa e il suo obiettivo dovrebbe essere appunto quello di educare e di trasmettere i valori "universali" come il rispetto,la pace,la solidarietà,valori condivisi dall'intera comunità. C'è da chiedersi che cittadini adulti saranno i bambini di queste classi".


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