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Apre dal 2 al 4 ottobre a Roma il primo Salone dell'Editoria Sociale

Data: 21/09/2009
Categoria: Altre News
In programma libri e incontri sull“attualità sociale: dall“immigrazione al diritto al lavoro, dalla maternità alla finanza etica, dal volontariato alla religione, e molto altro
L“immigrazione, il lavoro, la solidarietà e l“intervento sociale, il volontariato e l“altra economia, saranno i temi principali del Primo Salone dell“Editoria Sociale. Dal 2 al 4 ottobre, nello Spazio ex-Gil a Trastevere, saranno presentati libri e tenuti dibattiti sul razzismo e l“immigrazione, la finanza etica e l“ambiente, la scuola e la disabilità, la religione e il terzo settore; e molto altro. 25 espositori, decine di organizzazioni del terzo settore, oltre 20 dibattiti e tavole rotonde con più di 120 autori e scrittori ospiti, migliaia di libri e i 70 scatti della mostra fotografica "Diritto al lavoro" dell“agenzia Contrasto, animeranno i tre giorni di salone. Case editrici, organizzazioni di volontariato, studiosi, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni si confronteranno sui temi sociali più importanti del momento, sui libri e sulle produzioni culturali di settore. Un“occasione per saperne di più sui temi del sociale in Italia e per scoprire le numerosissime pubblicazioni che si occupano di solidarietà e intervento sociale. L“entrata è libera. Obiettivo dell“iniziativa, patrocinata da istituzioni nazionali e locali, è offrire ai lettori (con particolare attenzione alle scuole) la possibilità di conoscere i libri e le produzioni editoriali che affrontano i temi sociali con un“ottica narrativa, scientifica, specialistica, d“inchiesta giornalistica; dare ai rappresentanti delle organizzazioni di volontariato e di terzo settore l“occasione di entrare in contatto con case editrici che si occupano dei temi sociali per costruire specifiche collaborazioni (centri di documentazione, corsi formativi, eccetera), offrire la possibilità ai rappresentanti delle case editrici che si occupano di queste tematiche di sviluppare collaborazioni e iniziative comuni. Perchè un salone dell“editoria sociale? Sono ormai numerose le esperienze di case editrici che si dedicano esclusivamente alla produzione di libri, pubblicazioni e riviste che si occupano di temi sociali o che hanno nel loro catalogo numerosi titoli e collane che trattano temi sociali di vario genere: dalla disabilità al disagio, dall“immigrazione ai minori a rischio, dal terzo settore al lavoro sociale, dalle tossicodipendenze al carcere, fino a temi di carattere più ampio: l“economia solidale, il welfare, l“ambiente, il ruolo delle donne, per citarne alcuni. Migliaia di titoli vengono pubblicati su questi argomenti dalle case editrici e migliaia sono le riviste e le pubblicazioni, i libri auto-prodotti dalle organizzazioni di terzo settore e del volontariato, che in questo modo hanno avuto un ruolo fondamentale nella promozione culturale ed editoriale di temi centrali per la vita della comunità. Nello stesso tempo vi sono molte categorie svantaggiate disabili, migranti, eccetera che in questi anni si sono cimentati con la lettura e, spesso, anche con la scrittura: lettura e scrittura come godimento di un fondamentale diritto civile e umano alla cultura, alla conoscenza, all“informazione e come strumento di maturazione, di crescita e di emancipazione civile e sociale. I libri hanno avuto in questo campo un ruolo fondamentale sia nella crescita di una cultura sociale e civica di cittadinanza su temi di importanza centrale per il paese, sia come crescita culturale verso la promozione e lo sviluppo della lettura come strumento di informazione e formazione di un vasto pubblico. Ci sembra perciò opportuno far conoscere e valorizzare le esperienze di editoria sociale, mettendole a confronto e promuovendone il valore culturale, evitandone la ghettizzazione in un ambito specialistico a favore di una promozione più diffusa e generale. Obiettivi In questo contesto va rilevato che l“editoria sociale nel nostro paese non ha luoghi di incontro, forme di comunicazione e di contatto, di coordinamento. Oltre a non essere conosciuta adeguatamente dal largo pubblico, l“editoria sociale entra con difficoltà in rapporto con il variegato mondo del terzo settore e del volontariato, con il mondo delle istituzioni scolastiche e universitarie (ad eccezione delle produzioni ad hoc per i corsi, i master e i curricula accademici), con le stesse categorie a cui esso intende rivolgersi (il mondo della disabilità, degli immigrati, eccetera). In questo quadro il Salone dell“Editoria Sociale come prima esperienza promossa a livello nazionale intende offrire un ambito per promuovere i seguenti obiettivi: - far conoscere le produzioni editoriali sui temi sociali a un vasto pubblico con particolare attenzione ai giovani e alle scuole, ai soggetti svantaggiati, al mondo degli operatori delle organizzazioni del volontariato e del terzo settore e agli operatori della pubblica amministrazione nei servizi sociali; - favorire forme di conoscenza, contatto e collaborazione tra le case editrici presenti e le altre che manifesteranno un interesse in questa direzione al fine di sviluppare opportune forme di coordinamento e di scambio di esperienze; - promuovere l“incontro tra le case editrici e le organizzazioni di volontariato e di terzo settore al fine di: a) sviluppare tra gli operatori sociali la lettura e l“uso delle produzioni editoriali mirate, come strumento di conoscenza e di informazione per l“intervento e il lavoro sociale quotidiano; b) favorire rapporti di collaborazione tra le case editrici e le organizzazioni di volontariato e di terzo settore per rafforzare la diffusione dei libri sui temi sociali e incrementare la nuova produzione libraria, grazie ad un costante flusso informativo e collaborativo tra mondo dell“editoria e mondo del "sociale".


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