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Approvate le Linee guida per la raccolta fondi degli enti non profit

Data: 21/09/2009
Categoria: Altre News
Le regole, non vincolanti, sono state elaborate dall'Agenzia delle Onlus come norme di riferimento per la prassi degli enti
Un "Codice etico" per garantire la trasparenza degli enti non profit nelle operazioni di fundraising. Questo il contenuto e il senso delle Linee guida sulle raccolte fondi approvato dall'Agenzia delle Onlus dopo un anno e mezzo di lavori di un'apposita commissione. Non regole giuridiche e vincolanti, ma norme di moral suasion che hanno l'intento di "orientare" gli enti non profit nelle loro attività di raccolta fondi, perchè - come ha precisato Stefano Zamagni, presidente dell'Agenzia - "d'ora in poi al donatore le Onlus dovranno spiegare se sono in regola con queste condizioni e, in caso contrario, si assumeranno la responsabilità del disallineamento". Quali, in dettaglio, le principali indicazioni? Le linee-guida introducono il principio che ´per assicurare che i fondi raccolti siano impiegati per la realizzazione dell'obiettivo enunciato è necessario, come da prassi prevalente, che a esso sia destinata una quota non inferiore al 70% dei proventi raccol tiª. ´L'eventuale scostamento si precisa dovrà essere motivato nella rendicontazione, come ad esempio nel caso dell'avvio di nuovi entiª. È prevista, inoltre, la redazione e la pubblicizzazione, per ogni campagna, di un documento della trasparenza , contenente tutte le informazioni salienti sull'iniziativa, tra cui il nome del responsabile della raccolta fondi, le finalità (sostegno generale dell'organizzazione o progetto specifico), la durata e gli strumenti adottati, l'ammontare previsto. Occorre anche precisare, secondo le linee-guida, la differente destinazione delle risorse qualora il progetto non possa essere realizzato e l'uso delle eccedenze se le somme raccolte risultano superiori all'importo necessario per l'obiettivo annunciato. Non è tutto. Gli incaricati che partecipano a una campagna sollecitando donazioni dovranno essere sempre chiaramente identificabili, mentre i soggetti diversi dalle persone fisiche che sostengono l'iniziativa saranno indicati analiticamente nel documento della trasparenza . Viene raccomandata, inoltre, la segnalazione dell'esistenza e del contenuto di regole su eventuali conflitti di interesse che potrebbero coinvolgere amministratori e dipendenti, ma anche collaboratori e volontari:le norme dovranno essere comprese nel codice etico dell'ente.


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