12 settembre: prima giornata internazionale "contro" le buste della spesa
Data:
10/09/2009Categoria: Altre News
L'iniziativa, promossa dalla Marine Conservation Society (MCS) anticipa l'entrata in vigore del divieto delle shopper usa-e-getta prevista per il 2011
Sabato 12 settembre è la prima Giornata mondiale senza sacchetti di plastica. L“ha indetta The Marine Conservation Society, società inglese no-profit dedicata alla conservazione dell'ecosistema marino.
E“ un invito planetario a usare per la spesa sporte riutilizzabili, come i sacchetti di tela.
Molti Paesi e città hanno già vietato i sacchetti di plastica. Il divieto generale previsto dalla finanziaria 2007 in attuazione di una direttiva comunitaria, che sarebbe dovuto entrare in vigore in Italia il 31 dicembre di quest“anno è stato sospeso e rinviato
dal decreto Milleproroghe al primo gennaio 2011.
Dunque dodici mesi in più per mettere al bando "i sacchi non biodegradabili per l'asporto delle merci", le vecchie borse di polietilene che si usano per pochi minuti, rimanendo poi nell'ambiente per migliaia di anni.
Senza contare che, come si è recentemente appurato, la plastica si decompone in mare rilasciando sostanze tossiche. E poi i pesci che sono vissuti in mezzo a quei veleni finiscono sulle nostre tavole.
Si calcola che ogni anno siano prodotte nel mondo 500 miliardi di buste di plastica: l“equivalente di circa 60 milioni di barili di petrolio.
In Italia la battaglia contro i sacchetti di plastica, e l“adesione alla Giornata mondiale senza sacchetti di plastica, sono state fatte proprie da sito Porta la Sporta, dell“Associazione Comuni Virtuosi.
Vi si legge che quest“anno sono già stati consumati circa 344 milioni di sacchetti di plastica (c“è un contatore aggiornato in tempo reale) e che essi uccidono ogni anno oltre centomila esseri viventi: mammiferi marini, tartarughe, uccelli che li inghiottono scambiandoli per cibo o che vi rimangono intrappolati.
Torino ha deciso di non aspettare il Governo e giocando in anticipo cerca di coinvolgere quanti più commercianti possibili per metterle al bando. A Firenze la Unicoop le ha eliminate dai suoi 98 punti vendita. Farà a meno dei tradizionali sacchetti anche la Coop Adriatica, che ha comunicato oggi la sua adesione. All'estero hanno già adottato iniziative analoghe: negli Stati Uniti la prima città a vietarne l'uso nei supermercati e nelle farmacie è stata San Francisco; in Gran Bretagna ha cominciato il piccolo comune di Modbury, imitato tra gli altri da Londra. Altri hanno introdotto una tassazione aggiuntiva per chi decide di utilizzarli, qualche centesimo in più da pagare alla cassa del supermercato. Anche la Cina ha detto addio alle shopper: ne produceva tre miliardi al giorno. L'Italia è in ritardo, ma recuperare è possibile: il 12 settembre è il giorno giusto per dare il proprio contributo.
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