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In carcere mai così tanti suicidi

Data: 10/09/2009
Categoria: Altre News
Nel 2009 48 morti in soli otto mesi. Un record. I dati del dossier "Morire in carcere" della rivista online Ristretti Orizzonti
Sovraffollamento e non solo. L'allarme per la drammatica situazione delle carceri italiane si arricchisce ogni giorno di dati inquietanti. Gli ultimi - non purtroppo per drammaticità - provengono dalla rivista online Ristretti Orizzonti redatta da detenuti, detenute e volontari della Casa di Reclusione di Padova e dall'Istituto di Pena Femminile della Giudecca, che ogni anno compilano il dossier "Morire in carcere", liberamente consultabile sul sito www.ristretti.it. Numeri da record, quelli di quest'anno, dietro i quali si nascondono volti e storie di vite spezzate dietro le sbarre. Da gennaio ad agosto 48 detenuti si sono tolti la vita, 18 in più rispetto ai primi 8 mesi dello scorso anno e 20 in più rispetto allo stesso periodo del 2007. Di questo passo a fine anno arriveremo a un numero di suicidi superiore a 70, un triste "primato", mai registrato nelle nostre galere. Il più giovane dei detenuti suicidi era un 19nne tunisino, ma ben 17 avevano tra i 20 e i 30 anni, a riconferma che i giovani sono i soggetti più "a rischio" in carcere, a differenza del "mondo libero", dove sono maggiormente le persone mature o anziane ad uccidersi. 28 dei suicidi erano italiani e 20 stranieri, 2 le donne. Ma l'orrore delle carceri non conosce sosta: di qualche giorno fa la notizia che un detenuto di 42 anni è morto dopo un mese di sciopero della fame nel penitenziario di Pavia; una vicenda che ricorda da vicino quella di Ali Juburi, 40enne iracheno deceduto nell'agosto 2008, dopo ben 80 giorni di digiuno nel carcere di L'Aquila. Entrambi stranieri, entrambi senza famiglia in Italia e senza denaro per garantirsi una adeguata difesa (Juburi era in carcere perchè accusato del furto di un telefonino!), entrambi protestavano la loro innocenza rifiutando di nutrirsi... chissà se l'Amministrazione Penitenziaria classificherà la loro morte come "suicidio", ma noi preferiamo scrivere vicino ai loro nomi "morti per fame".


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