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Rifiuti, depurazione delle acque reflue, beni culturali

Data: 17/07/2009
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
L'associazione di volontariato Libera Universita“ Popolare Sud Salento Unito lancia tre progetti per lo sviluppo del territorio
Due emergenze attanagliano in questi giorni il Sud Salento e non solo: il problema dei rifiuti e quello della depurazione delle acque reflue. Due emergenze forse meno visibili nei paesi interni, dove i cittadini trattengono in casa la spazzatura, quando non viene raccolta, e dove i depuratori continuano a disperdere nelle falde acque ben poco depurate; ma emergenze sempre più esplosive nelle zone costiere, dove i depuratori riversano in mare acque giallastre, che determinano divieti alla balneazione e dove l“improvvida decisione dei Comuni di non procedere anche nelle marine alla raccolta porta a porta e di ripristinare invece i vecchi cassonetti dell“indifferenziata, ha generato ovunque enormi cumuli di immondizie indecenti e maleodoranti. Due emergenze che rischiano di compromettere non solo l“immagine,ma lo stesso sviluppo del territorio. La Libera Universita“ Popolare Sud Salento Unito (Lupssu), Associazione di volontariato intercomunale, nata sul finire dello scorso anno con l“intento di contribuire all“unità, visibilità e sviluppo del Capo di Leuca, razie all“impegno gratuito delle risorse umane e professionali presenti al suo interno e alla collaborazione esterna di istituzioni ed esperti, ha messo a punto alcuni progetti, mirati a orientare e sostenere l“azione degli amministratori e capaci di fronteggiare le emergenze sopra evidenziate. Un progetto, il compostaggio domestico per lo sviluppo ecologico e culturale del Sud Salento presentato in questi giorni a tutti i Sindaci del Sud Salento, ( i venti Comuni del Capo a partire da Castro e Ugento) mira a dare soluzione all“emergenza rifiuti mediante la diffusione della cultura e della pratica del compostaggio domestico. Come dimostrano le esperienze condotte ormai da molto tempo e diffusamente altrove, la pratica del compostaggio domestico riduce drasticamente la quantità di rifiuti da smaltire e spinge la raccolta differenziata ben al di là dei traguardi imposti dalla Comunità Europea e dall“Ente Regione. Si tratta peraltro di una modalità di gestione dei rifiuti pienamente compatibile con le caratteristiche urbanistiche e abitative delle nostre popolazioni e con la nostra tradizione culturale,che ha sempre posto a base dei propri comportamenti i modelli del recupero, riuso, risparmio e non quello del rifiuto. Il ritorno periodico dell“emergenza rifiuti anche nel nostro territorio impone alle pubbliche Amministrazioni scelte coraggiose e alle stesse popolazioni una profonda revisione dei propri atteggiamenti. E“ in tale contesto che la Lupssu presenta a tutti i Comuni del Capo di Leuca il Progetto per la diffusione della pratica del Compostaggio domestico. La Lupssu fa presente, tuttavia, che il progetto, finalizzato ad innovare radicalmente la sensibilità, la cultura e i comportamenti dei cittadini, può avere successo e determinare risultati positivi se è sostenuto non solo da provvedimenti amministrativi mirati, ma anche da una serie di azioni di accompagnamento , tali da promuovere le motivazioni e condizioni necessarie. I tentativi di promuovere il compostaggio domestico, compiuti in diversi Comuni della nostra zona nei mesi e negli anni precedenti, ampiamente dimostrano che a poco serve la distribuzione, anche gratuita, delle compostiere, se non viene condotta in parallelo sia una forte azione informativa e formativa sia una convincente ed efficace politica premiante nei confronti di quanti si aprono a questa nuova cultura e pratica ecologica. La Lupssu, nei limiti delle proprie risorse umane e professionali, è disponibile a collaborare gratuitamente con i Comuni per l“attuazione del progetto, concordando e sostenendo tutte le azioni di accompagnamento necessarie, soprattutto gli interventi mirati ad informare e formare le popolazioni sulle modalità e le tecniche per la pratica corretta del compostaggio domestico. Ha messo a punto infatti un breve corso informativo/formativo destinato in primis agli amministratori e quindi ai formatori e alla stessa popolazione. Il secondo progetto, "Le acque reflue nel basso Salento, da problema a risorsa: la fitodepurazione" presentato all“Area Vasta di Casarano, mira ad avviare a soluzione l“emergenza della depurazione delle acque reflue in tutta l“area del Sud Salento. La soluzione proposta dalla Lupssu consiste nell“integrazione degli impianti di depurazione esistenti con un sistema di Fitodepurazione, collocato a valle degli stessi, allo scopo di completare il processo di depurazione delle acque già trattate, così da trasformarle da incombente pericolo di inquinamento delle falde e del mare, in risorsa idrica importante per l“agricoltura e lo sviluppo di un territorio da sempre assetato. Un terzo progetto, "Alla scoperta del Sud Salento nascosto" presentato anche questo all“Area vasta di Casarano perchè lo inserisca, insieme al precedente, nel Piano Strategico, aprendolo ai finanziamenti europei, è finalizzato a mettere in sicurezza e valorizzare anche ai fini della fruibilità turistica, il sistema di beni culturali costituito dalle cavità naturali e artificiali, tanto diffuse nel Sud Salento. Si tratta di beni per un verso più autentici e meglio conservati, in quanto meno soggetti alle manomissioni delle diverse generazioni, ma nel contempo più fragili ed esposti all“incuria e alla distruzione , in quanto meno conosciuti e meno protetti dalla sensibilità e cultura popolare. Sui temi e problemi posti al centro di questi progetti e su altre proposte operative in corso di definizione, la Luppsu intende organizzare , dopo la pausa estiva, un convegno per richiamare fortemente l“attenzione delle popolazioni e delle istituzioni e sollecitare le scelte e le iniziative necessarie per lo sviluppo del territorio.


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