L'Aquila, convivenza difficile nelle tendopoli multietniche
Data:
13/07/2009Categoria: Altre News
Le tendopoli Monticchio 1, Monticchio 2 e Paganica 5 sperimentano le difficoltà delle realtà d'emergenza e del fornire agli ospiti di culture diverse servizi condivisi
La situazione nelle tendopoli della provincia dell“Aquila migliora nella logistica e nei servizi ma la convivenza è più difficile nelle comunità multietniche. Le tendopoli Monticchio 1, Monticchio 2 e Paganica 5 sono gestite dalla Protezione Civile della Regione Lombardia. Tra le prime ad essere nate Monticchio 1 è sorta la sera del 6 aprile, il giorno del terremoto stanno sperimentando tutte le difficoltà e le scommesse delle realtà d“emergenza, con una particolarità in più: fornire ai loro ospiti, provenienti da culture diverse, servizi condivisi da tutti.
Giampaolo Viganò, capocampo di Monticchio 1: "I primi problemi riguardano il rispetto del regolamento. Poi subentrano le incomprensioni: gli italiani ospiti nutrono pregiudizi verso gli stranieri mentre i rappresentanti di altre etnie si distinguono per forme di antagonismo o di auto-esclusione dalla comunità". Il campo base di Monticchio 1 è nato il 6 aprile 2009 per accogliere tutti gli sfollati, indipendentemente dalle località di residenza. » il più grande tra quelli gestiti dalla Regione Lombardia: ospita 400 persone. Di queste, 69 sono stranieri e provengono da Romania, Macedonia, Albania, Filippine, Marocco, Senegal. L“etnia maggiormente presente è quella rom con provenienze da Germania, Polonia e Danimarca. Nutrito anche il gruppo dei sinti abruzzesi ma alcuni provengono anche da Puglia e Sicilia. Le problematiche quotidiane riguardano gli usi diversi nella gestione del quotidiano, dai servizi igienici alle mense. I comportamenti non condivisi impediscono il dialogo, nonostante il regolamento del campo sia stato proposto dagli stessi ospiti. A tutt“oggi, il campo di Monticchio 1 è quello in cui è più scarso l“affiancarsi degli ospiti alle attività dei volontari di Protezione Civile: ma la loro partecipazione si rende sempre più necessaria.
Diversa la situazione di Monticchio 2, un campo dove l“omogeneità della popolazione ospite ha fatto da collante alla tendopoli. Qui, su 270 ospiti, almeno 150 sono impegnati a rotazione in attività volontarie. La popolazione è mediamente giovane (dai 24 ai 44 anni) ma ci sono anche 13 persone tra gli 81 e i 100 anni e c“è anche una donna ultracentenaria. Il capo-campo di Monticchio 2 Antonello Mazza: "La comunità abruzzese è campanilista e riconoscersi già concittadini di una realtà locale è molto importante per creare solidarietà. Ma, nonostante questo, non ci si abitua mai ad abitare in tanti nella stessa tenda". La soluzione per una convivenza partecipata è quella che è stata messa in atto da ospiti e volontari nel campo di Paganica 5, creato a fine maggio dalla Regione Lombardia. A Paganica 5 vivono 264 persone, al 50% italiani e al 50% macedoni. Per il capocampo attuale Elena Conti "anche qui l“aspetto più problematico è fare rispettare a tutti le regole". Gli ospiti stanno cercando una soluzione: oltre a impegnarsi in attività volontarie, hanno costituito un comitato di campo. I rappresentanti della popolazione di Paganica 5, adesso, sono quattro: due italiani e due macedoni. Insieme, favoriranno il dialogo.
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