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Depuratore di Corsano: vittoria di SOS Costa Salento

Data: 06/07/2009
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
L'associazione ambientalista registra una importante vittoria: da oggi il depuratore non scarica in mare. Si torna alla normalità e i turisti stanno più tranquilli
L'allarme era scattato il 10 dicembre 2008, dopo un controllo della Guardia di Finanza allo sbocco dello scarico del depuratore nel Canale Ricco: carta igienica, puzza, rifiuti organici. A lanciarlo era stata l'associazione SOS Costa Salento, che aveva immediatamente trascinato l'allora sindaco di Corsano Biagio Raona, quello di Alessano Gigi Nicolardi, e l'ex sindaco di Tiggiano Donato Martella a un impegno che non fosse formale. Ma poi la pubblicazione del dossier del CSV Salento sul sistema dei depuratori salentini aveva creato un clima di maggiore attenzione e sensibilizzazione generale sul tema. La matassa di Corsano era complicata, perchè chi in passato aveva progettato l'impianto e il relativo utilizzo irriguo (5 miliardi delle vecchie lire il costo) non aveva fatto bene i conti sull'onerosità di questa operazione di spandimento nelle campagne, e quindi la soluzione di scaricare in mare sarebbe diventata la più economica, la più comoda, anche se la più disastrosa per l'ambiente, nonostante le rassicurazioni dei tecnici. Il mare non è una pattumiera. Quindi Biagio Raona, ex sindaco di Corsano, e Gigi Nicolardi attuale sindaco di Alessano, si sono dati da fare per trovare soluzioni immediate. Ascolto e accoglimento delle ragioni degli ambientalisti, poi incontri con la Provincia, con la Regione. Alla fine il 5 giugno si è riusciti a chiudere la vicenda con una delibera di giunta di Corsano nella quale si avvia il processo di riuso irriguo delle acque, almeno fino a settembre, operazione possibile per il finanziamento giunto dalla Provincia di Giovanni Pellegrino, e dalla compartecipazione alla spesa dei tre comuni di Corsano, Tiggiano, Alessano. Nei giorni scorsi la situazione del tratto di mare da Tricase a Leuca era davvero disastrosa, con schiume maleodoranti che avevano invaso Funnuvojere, la Guardiola, Canal Del Rio, Il Ciolo, e con la comparsa di ampi strati di mucillagine. Ci si aspetta adesso che il mare elimini gli effetti della iniezione di liquami dal depuratore di Corsano durata 8 mesi. In una settimana la situazione potrebbe tornare normale. Ma i volontari sono già sul piede di guerra e in questo chiedono sempre ai sindaci di dare adeguate ascolto: che cosa accadrà da settembre per il depuratore di Corsano? Quali azioni si ha intenzione di intraprendere per evitare che il mare ritorni ad essere una pattumiera? E quali controlli si intendono fare per verificare la qualità delle acque sversate sul suolo di Corsano? E quali altre azioni si intendono avviare per diminuiere l'uso di acqua e per effettuare maggiori controlli sugli abusivismi circa scarico di liquami nei pozzi neri o nella fogna?


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