Il terzo settore? Per crescere deve fare rete

Data: 02/07/2009
Categoria: Altre News Un'occasione di confronto importante, per capire come si muove il terzo settore sul territorio, cercare di avviare un percorso comune di riflessione, con l'obiettivo di rafforzare la partecipazione alla programmazione delle politiche pubbliche. Si è svolto in questa logica ieri a Lecce, presso la sede del Csv Salento, un seminario promosso dal progetto "Formazione Quadri del Terzo Settore", finanziato dalla Fondazione per il Sud. Presenti al seminario alcune delle organizzazioni di volontariato attive sul territorio della provincia di Lecce sul fronte della disabilità, dell'immigrazione, dei giovani così come della protezione civile. Il progetto Formazione Quadri, che si concluderà tra settembre e ottobre prossimi, coinvolge le sei regioni del Meridionali (Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Sardegna) e si è sviluppato nei mesi scorsi con l'intento di rafforzare le organizzazioni di terzo settore nella loro capacità di generare infrastrutturazione sociale, prendendo meglio consapevolezza di limiti e potenzialità del contesto meridionale, rafforzando le identità, le solidarietà di rete, le sinergie. Alla base della riflessione la realtà di un mondo che è cresciuto molto, ma che è ancora troppo diviso, e che più unito può essere davvero un soggetto protagonista della crescita civile ed economica del Sud. "Il Terzo Settore deve imparare a fare rete, a costruire forme di rappresentanza ha sottolineato Guido Memo, coordinatore del progetto Formazione Quadri altrimenti, possiamo avere tutte le leggi possibili senza riuscire comunque a rispondere alle sfide". Questo è proprio l'obiettivo ultimo che si propone il progetto Formazione Quadri, "cercando prima di tutto di rafforzare la presenza del Terzo Settore sul territorio ha precisato Luigi Russo, presidente del Csv Salento -. Bisogna lavorare sulla rete perchè c'è ancora troppa frammentarietà. Certamente servono le risorse ma soprattutto la sinergia e la collaborazione".