“Sai che pesci pigliare?”
Data:
24/06/2009Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
Alla Riserva dello Stato Le Cesine il WWF presenta una guida tascabile per un consumo intelligente dei prodotti del mare.
Il WWF presenta, giovedì 25 giugno, presso la Riserva dello Stato Le Cesine,
la guida tascabile
per un consumo intelligente dei prodotti del mare: 16 specie di pesci e crostacei da scegliere
con tranquillità, altre da evitare. Dopo Francia, Hong Kong, Germania, Finlandia, Danimarca, Norvegia, Polonia, Indonesia, Olanda, Sud Africa, sbarca anche in Italia grazie al WWF una
guida pratica al consumo consapevole dei prodotti del mare. La guida "Sai che pesci pigliare?" ci dice
quali specie di pesci, crostacei e molluschi scegliere al momento dell“acquisto, cosa consumare, avendo la coscienza ecologica a posto, e cosa invece lasciar stare in mare. Semaforo verde per acciughe, per esempio, e per ostriche, rombi chiodati d“allevamento, sgombri. Semaforo arancione per mazzancolle, astici, seppie, sogliole, salmoni, orate. Semaforo rosso per l'anguilla, il tonno rosso, il pesce spada.
Tutti tranquilli dunque nell“acquisto in pescheria per tutte le specie inserite nella
lista verde: il WWF da il via libera poichè questi pesci soddisfano gran parte dei criteri compatibili con la salvaguardia degli stock e con un prelievo in mare sostenibile. Nella
lista gialla sono invece inserite quelle
specie che, se consumate con elevata frequenza, potrebbero andare incontro ad impatti eccessivi, e dunque, più cautela al momento dell“acquisto. I pesci elencati sotto il
semaforo rosso dovrebbero essere evitati del tutto: per loro
anche un consumo ridotto può incidere sullo stato degli stock e, in taluni casi, la reperibilità del prodotto può avere elevati costi energetici senza garanzie di ridotti costi ambientali.
Da quando negli anni Settanta è iniziata la fase di industrializzazione della pesca, si è registrato un progressivo impoverimento dei mari ormai con sonar, echosounder, fishfinder, GIS-mapper e quant“altro è stato possibile non solo individuare i banchi, ma anche sapere la loro forma, le loro dimensioni, sapere che specie li costituiscono.
Ripartire, da una scelta consapevole del consumatore è sembrato un primo passo per sconfiggere l“offerta omologata del mercato che trascura il valore del prodotto locale e stagionale, dimentica le tecniche di pesca selettive e si rivolge verso zone di pesca ormai lontane e in molti casi impoverite. Inevitabilmente, con catture sempre inferiori, si è andati a caccia di nuovi stock sempre più in profondità, anche oltre i mille metri; si è andati sempre più al largo e quindi sempre più distanti dai luoghi effettivi di consumo si pensi ai merluzzi in Cile alle spigole della Patagonia, agli scorfani della Mauritania - si sono utilizzate reti sempre più efficaci e si sono cominciate a trattenere a bordo e a vendere solo le specie più vantaggiose dal punto di vista economico, rigettando tutto il resto, creando così la "tragedia" del bycatch, ovvero il riversare in mare tonnellate e tonnellate di pesce buono da mangiare ma di scarso valore commerciale.
Si è poi passati in alcuni casi alla pesca illegale, non rispettando i limiti di cattura, le aree interdette, utilizzando attrezzi banditi ma estremamente efficaci. Con il declino delle catture dal 1994 al 2003 la cattura globale è calata del 13% - la pesca, poi, si "è enormemente globalizzata" e certe specie hanno cominciato a migrare a distanze maggiori da pescate che non da vive. Sulle tavole dei consumatori arriva pesce da tutto il mondo, spesso tanto trasformato da essere difficile da riconoscere. Il consumatore, continuando a pensare che il pesce venga da un mare a sè prossimo, non è più in grado di capire "che pesci pigliare". E“ nella volontà di rendere questo mondo meno complesso e meno oscuro e nella convinzione che il consumatore possa avere un ruolo determinante nel cambiare il volto del mercato dei prodotti del mare, che va inserita la logica che sottende alle liste delle specie presentate nella guida tascabile "Sai che pesci pigliare".
La Riserva Naturale Dello Stato Le Cesine- OASI WWF, ha dunque organizzato per il 25 giugno alle 18 presso la Masseria Le Cesine, un incontro per parlare della guida con Marco Costantini, responsabile del programma Mare del WWF Italia. L“iniziativa, organizzata con la collaborazione della Capitaneria di Porto di San Cataldo e con Il Corpo Forestale dello Stato di San Cataldo, vedrà la partecipazione di cooperative locali di pescatori oltre che di Sandro Ciccolella, direttore della Riserva di Torre Guaceto e di Paolo D“Ambrosio direttore dell“Area Marina Protetta di Porto Cesareo.