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Depuratori: giù le mani dai volontari

Data: 16/06/2009
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
Coppula Tisa: “I cittadini hanno diritto di conoscere la situazione reale. Non serve nascondere i fatti per salvare la stagione estiva, nè minacciare i volontari”
"Coppulatisa, in collaborazione con SOS - Costa Salento e altre associazioni di volontariato, sta organizzando un'azione collettiva per tutelare i cittadini rispetto al diritto di una balneabilità sicura e richiamare le autorità a una maggiore presa di coscienza del problema". Così Carla Quaranta, Presidente di Coppula Tisa, tiene alta l'attenzione sulla questione dei depuratori nel territorio della provincia di Lecce, questione scoppiata dopo che il mensile "Volontariato Salento" ha presentato il dossier sui depuratori. In particolare la presidente dell“associazione tricasina prende di mira la situazione nell'area delle marine da Tricase a Leuca, come già aveva fatto l“associazione SOS Costa Salento. "I cittadini hanno diritto di conoscere la situazione reale. Non si può giocare con la salute della gente e fornire informazioni parziali o non veritiere. E“ necessario assumere un comportamento responsabile e adottare tutte le misure di sicurezza necessarie sottolinea Quaranta . Alle porte della stagione estiva non possiamo meravigliarci e non essere preoccupati anche davanti ai dati ufficiali rassicuranti dell'ARPA (e vorremmo sapere dove sono stati fatti questi prelievi) diffusi dal comune di Tricase. Con il centro di documentazione di Coppulatisa abbiamo invece voluto vederci chiaro e i sensi non ingannano: la presenza di schiuma lungo tutto il percorso del canale che sbocca al Rio e il cattivo odore al limite della tolleranza anche per le esalazioni di ammoniaca". Allora "ci chiediamo continua la Presidente di Coppulatisa se non sarebbe il caso di fare i prelievi presso i depuratori e di cercare un dato su eventuali presenze di tensioattivi o metalli pesanti più puntuale, per capire la soglia di rischio a cui si espongono i bagnanti". Su questa base la proposta di un'azione collettiva da organizzare a tutela dei cittadini. "Vogliamo saperne di più precisa Coppula Tisa . Crediamo con questo di interpretare un diritto e anche un'istanza di giustizia sociale. Siamo dalla parte degli operatori turistici, ma camuffare la realtà oggi non basta. La verità è davanti ai nostri occhi. Ed è importante ricordare che là dove ci sono già divieti di balneazione occorre rispettarli e l'amministrazione farebbe bene a rimarcarli con fermezza e non lavarsi le mani come Pilato davanti alle carte che definiscono l'idoneità alla balneazione". "Le nostre richieste sono esattamente tre le fa eco Luigi Russo, Presidente di SOS Costa Salento : l“acqua del depuratore in mare non deve proprio arrivarci, neanche una goccia, almeno nei mesi estivi; se proprio ci deve arrivare deve essere depurata fino al grado di affinamento; si facciano tutti i controlli, senza fare girare i gommoni dei prelievi al largo, ma insistendo agli sbocchi dei depuratori e dove ci sono le schiume... E i sindaci, invece di perdere tempo con gli avvocati, minacciando di querela i volontari, mettano in moto la loro creatività per prevenire e risolvere questi gravi problemi".


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