Depuratori, primi risultati delle indagini del Noe
Data:
11/06/2009Categoria: Altre News
Alta l'attenzione sui problemi del territorio. Il Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri di Lecce denuncia gli scarichi senza autorizzazioni del depuratore in località Ciccio Prete.
Continua a rimanere alta nel territorio della provincia di Lecce l'attenzione sulla realtà problematica degli impianti di depurazione, che vede le coste salentine in una situazione critica e di degrado a ridosso dell'avvio della stagione turistica.
Continua con forza anche la mobilitazione dell'associazione SOS Costa Salento, in prima linea nella battaglia per la tutela dell'ambiente e delle risorse di questa terra, e un primo importante risultato è stato raggiunto con la soluzione del problema del depuratore di Corsano, dove saranno messe in funzione le vasche dell“affinamento per consentire lo sversamento in terra anzichè in mare.
E, parallelamente, procede il lavoro d'indagine avviato dal Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri di Lecce, che già agli inizi di maggio aveva portato al sequestro del depuratore in località "Ciccio Prete" all“ingresso di Lecce, sulla statale che conduce verso San Cataldo. Ora si configura, per i proprietari dell'impianto di depurazione e della società conduttrice, l'ipotesi di reato di scarichi di acque reflue in assenza di idonee autorizzazioni e gestione illecita di rifiuti. I militari del Noe infatti, dopo una serie di indagini preliminari, avrebbero accertato come in realtà il depuratore sia sprovvisto di idonee autorizzazioni allo scarico. Le analisi sui campioni avrebbero anche appurato il superamento dei parametri di legge in relazione alla presenza di elementi inquinanti: in mare sarebbero finiti reflui industriali ed urbani non depurati.
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