Fondi comunitari per la prima volta ai distretti
Data:
05/06/2009Categoria: News Regione Puglia
Al via i piani di investimento delle ASL per potenziare le infrastrutture dei servizi sanitari territoriali. Soldi a consultori, distretti socio sanitari, poliambulatori, diagnostica,assistenza domiciliare. Una manovra di 200 milioni di euro
Presentati i Piani degli investimenti delle sei ASL pugliesi per la realizzazione delle opere pubbliche necessarie per allestire le nuove strutture sanitarie, deputate ad accogliere i servizi sanitari territoriali che sono già stati indicati come priorità nel Piano Regionale di Salute 2008-2010 approvato a settembre scorso (l.r. n. 23/2008). Un lavoro di circa un semestre che ha impegnato le strutture dell“Area Politiche della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità, insieme alla struttura dell“ARES, per accompagnare la Direzioni generali delle ASL nella selezione delle opere pubbliche da realizzare in ogni distretto sociosanitario, che fosse coerente con le priorità del Piano Regionale di Salute e con i criteri di selezione delle operazioni di cui al PO FESR 2007-2013, con particolare riferimento all“Asse III che privilegia proprio il rafforzamento delle reti territoriali di servizi sociali, sociosanitari e sanitari. Da circa un mese sono infatti entrati nella fase attuativa, i progetti selezionati e finanziati con le risorse della Linea 3.2 del PO FESR, sia dei Comuni che delle imprese sociali e degli altri soggetti pubblici e privati, per la realizzazione di case di riposo, strutture protette, centro diurni socio educativi, asili nido, servizi innovativi e sperimentali.
Adesso è la volta dei progetti di investimento che saranno finanziati alle ASL con le risorse della Linea 3.1 del PO FESR per la realizzazione di nuove sedi degli uffici dei Distretti sociosanitari, nonchè di nuovi poliambulatori e consultori, ma anche sedi dei CUP, delle Porte Uniche di Accesso, dei Centri di Servizi Mentale, dei Dipartimenti di Prevenzione, per l“acquisizione di nuove tecnologie per la diagnostica (TAC, ecografi, eccÖ). A questi si aggiungono i progetti di investimento per la realizzazione di nuove Case della Salute e il completamento di progetti già avviati, che troveranno finanziamento nelle risorse del FAS già assegnate alla Puglia e per disporre delle quali si attende da circa due mesi che il Governo Nazionale approvi il PAR FAS 2007-2013, nonchè nelle risorse del Fondo Sanitario Regionale Progetti di Piano 2007. Il percorso avviato a ottobre del 2008 con l“illustrazione della programmazione regionale a valere sui fondi strutturali e sui fondi FAS, giunge a compimento oggi con risultati di assoluto rilievo. » la prima volta che i fondi strutturali vengono impiegati in Puglia per investimenti in ambito sanitario: si tratta di 225 milioni di euro di risorse FESR e di circa 300 milioni di euro di risorse FAS. Ma è anche la prima volta che un piano di investimenti così massiccio riguarda, con una netta prevalenza, le strutture della sanità territoriale, piuttosto che gli ospedali (che già attingono alle risorse destinate all“edilizia sanitaria di cui all“art. 20 della l.n. 67/1988). » la prima volta che il finanziamento di piani di investimento segue coerentemente il percorso di programmazione che ha portato alla approvazione del Piano di Salute, e che le opere murarie e infrastrutturali vengono progettate assieme con l“acquisizione di tecnologie all“avanguardia. » la prima volta che alle Direzioni Generali viene richiesto di selezionare alcune priorità, di misurarne il grado di coerenza rispetto alla programmazione regionale (PRS) e territoriale (PAL), nonchè di dichiararne lo stato reale della progettazione. Sono stati infatti selezionati, con la preziosa collaborazione di tutte le Aree di Gestione Tecnica delle ASL pugliesi, prioritariamente interventi per i quali già si dispone di progettazione di livello definitivo o addirittura esecutivo. Non si tratta quindi di mere promesse o ragionevoli intenzioni, ma di interventi programmati, già progettati, in alcuni casi con le attività di predisposizione delle gare già avviate.
In estrema sintesi giungono oggi ai nastri di partenza progetti di investimento per la sanità territoriale dei distretti per circa 132 milioni di euro e progetti di investimento per Case della Salute e ospedali del territorio per circa 65 milioni di euro. Si tratta dei progetti di investimento che riguardano il primo triennio (2007-2009) di disponibilità finanziarie di cui alla Linea 3.1 del PO FESR. Le risorse saranno assegnate a ciascuna ASL con uno specifico accordo di programma che definisce interventi, risorse, responsabilità, procedure, tempi e modalità di rendicontazione. Gli accordi di programma saranno firmati a partire dal mese di giugno man mano che le Asl certificheranno il completamento delle progettazioni definitive, a valere sulle risorse già disponibili. Le Asl pugliesi sono state invitate nell“ottobre del 2008 ad effettuare una attenta ricognizione di tutti i progetti di investimento in corso di elaborazione ovvero di cui vi fosse prioritaria esigenza in relazione agli obiettivi di sviluppo della rete dei servizi della sanità territoriale, così come enunciati nel Piano Regionale di Salute (approvato con legge regionale il 12 settembre u.s.), e così come si andavano declinando nei redigenti PAL, ad oggi tutti elaborati. I progetti presentati dalle Asl, e selezionati dalle strutture tecniche degli Assessorati alle Politiche della Salute e alle Politiche Sociali, hanno consentito di raggiungere dei numeri di assoluto rispetto: 92 progetti di investimento per un totale di spesa prevista di circa 132 milioni di euro su base pluriennale a valere sul FESR del PO 2007-2013; 35 progetti di investimento per un totale di spesa prevista di circa 65 milioni di euro su base pluriennale a valere sul FAS del PAR FAS 2007-2013.
Intanto proprio in questi giorni stanno arrivando i primi accreditamenti degli investimenti in sanità ex art. 20 legge 67/88 riferiti però alla precedente annualità. In totale sono attesi circa 400 milioni di euro immediatamente spendibili per nuovi ospedali, che andranno ad aggiungersi ai 132, tutti riferiti al Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale). Nei 400 milioni ex articolo 20 rientrano i lavori per l“ospedale di Lecce, mentre ai 132 milioni, che come detto sono destinati non agli ospedali, ma alla medicina del territorio, si dovranno opere di vario impatto. Tra questi la messa a norma dei distretti socio sanitari e dei consultori nell“Asl di Foggia (4 milioni e 300mila euro), la ristrutturazione della sede del distretto di via Caduti di via Fani (oggetto del crollo di un solaio, l“anno scorso), a Bari (5 milioni di euro), il piano tecnologico per i quattro distretti e la Tac a Brindisi (territorio di Fasano), potenziamento del sistema di diagnostica per immagini tra Martano, Poggiardo e Galatina, nel Leccese.
"Questo è il primo intervento infrastrutturale della storia della Regione Puglia ha annunciato il presidente della Giunta regionale Nichi Vendola di proporzioni importanti che riguarda l“infittimento, l“addensamento su tutto il territorio di queste strutture, luoghi che rappresentano reti protettive. Quando l“angoscia della solitudine, della precarietà, dell“incertezza del disagio mentale rischiano di far precipitare dentro gli ospedali, come se fossero delle discariche, qualunque tipo di sofferenza".