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Ritorno al nucleare? “Una follia energetica”

Data: 21/04/2009
Categoria: Altre News
L'opinione di Massimo De Santi, fisico nucleare. Ai progetti del governo si oppongono ragioni dal punto di vista sociale, economico, di sicurezza e tutela della salute. Continuano le adesioni alla mobilitazione sul territorio salentino
Prosegue sul territorio salentino la mobilitazione dei cittadini, delle associazioni e del mondo dell'informazione per dire no al nucleare. Il Forum permanente di sensibilizzazione, che conta già più di cinquanta realtà aderenti, porta avanti il proprio impegno opponendosi all'accordo di cooperazione stipulato dal governo italiano con la Francia, in base a cui si apre la strada nel nostro paese alla costruzione di almeno quattro nuove centrali nucleari di terza generazione Epr entro dieci anni. Sono molte le ragioni della protesta, contro una decisione di dubbia opportunità e legittimità, e tante le problematiche legate al nucleare, ancora oggi insuperabili nonostante gli ostentati ottimismi e le false verità affermate da parte governativa. Un progetto che - secondo il Prof. Massimo De Santi, fisico nucleare, esperto di protezione dalle radiazioni ionizzanti costituisce una "follia energetica" cui si oppongono più ragioni di diversa natura. Il nucleare "per il nostro paese sarebbe solamente una follia economica, energetica, ambientale e sanitaria e, in tempi di crisi come quella che stiamo attraversando, un vero e proprio crimine sociale afferma De Santi . Ci sono almeno tre ragioni di fondo sulla cui base opporsi al progetto: L“Italia non ha più tutte le competenze nucleari degli anni 60 e 70 che aveva accumulato attraverso un impegno crescente in ricerca, sperimentazione, e nella stessa produzione di parti importanti delle centrali. Inoltre il fatto di dipendere da una tecnologia esterna, e quindi importare le centrali nucleari dalla Francia comporterebbe un ingente esborso di denaro pubblico, e ciò in una situazione di crisi economica è un crimine sociale. C'è poi la questione, non meno importante, della sicurezza e dello smaltimento delle scorie, un problema ancora irrisolto, che comporta costi altissimi per lo stoccaggio in depositi radioattivi, in attesa dello smaltimento definitivo". Le adesioni al Forum "Salento contro il nucleare" sono libere e si possono manifestare scrivendo all'indirizzo mail salentocontroilnucleare@yahoo.it, a cui è possibile mandare anche proposte e idee. È attivo anche il sito internet http://salentocontroilnucleare.110mb.com/.


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