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Cassazione: diritto delle Consigliere di Parità a costituirsi parte civile

Data: 20/04/2009
Categoria: Altre News
Una sentenza della Suprema Corte rafforza una figura fondamentale per la tutela della dignità e del rispetto di tutte le donne sui luoghi di lavoro, contro la discriminazione
La corte di Cassazione, con sentenza n°266, ha deliberato il diritto delle Consigliere di Parità a costituirsi parte civile nei casi di discriminazione delle donne sul lavoro: un principio importante, destinato ad affidare un ruolo sempre più di primo piano alla figura delle Consigliere. Le molestie contro le donne sul luogo di lavoro non sono soltanto un reato contro la persona, ma anche un danno alla collettività che, di conseguenza, deve essere risarcita. Per questo motivo la Suprema Corte di Cassazione ha riconosciuto il ristoro del danno non patrimoniale alla Consigliera di parità del Piemonte ( in qualità "di danneggiata" ) costituitasi parte civile per i maltrattamenti che un supervisore aveva inflitto a cinque hostess in servizio presso l'aeroporto di Caselle di Torino. Grande soddisfazione è stata espressa da Serenella Molendini, Consigliera di parità della Regione Puglia e della Provincia di Lecce, che ha sottolineato come la sentenza sia un altro passo avanti da parte della rete delle Consigliere di parità in qualità di pubblici ufficiali a tutela della dignità e del rispetto di tutte le donne sui luoghi di lavoro.


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