Terremoto Abruzzo, raccolte oltre 600 scatole con beni di prima necessità

Data: 16/04/2009
Categoria: News CSV Salento Anche il più piccolo aiuto è prezioso, perchè insieme a tanti altri fa la forza. E il Salento dai cittadini singoli, a quelli riuniti in associazioni, agli esercizi commerciali ha fatto sentire tutta la sua volontà di dare un contributo concreto per andare incontro alle esigenze dei cittadini abruzzesi colpiti dal terremoto. La raccolta di beni di prima necessità avviata dal Csv Salento ha visto dispiegate forze, energie e volontari, coinvolgendo anche i comuni di Alessano, Galatina e Montesano con la collaborazione di molte organizzazioni di volontariato, e ha avuto tra la popolazione salentina un riscontro notevole. Sono circa 600 le scatole, 10 le buste e 2 i sacchi contenenti beni di prima necessità (dalle coperte, agli indumenti, agli alimenti a lunga conservazione, prodotti per l“infanzia e per l“igiene etc.) raccolti dalle cinque sedi territoriali del Centro servizi (Lecce, via Gentile e via Sicilia, Tricase, Maglie, Casarano). Tutto il materiale in questi giorni viene trasportato sui luoghi del sisma dall“Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo, delegazione di Trepuzzi, già mobilitata per l'emergenza terremoto e presente sul posto con uomini e mezzi. "Non ci aspettavamo una risposta così generosa sottolinea Rocco Foti, presidente dell'Associazione vogliamo ringraziare tutti i cittadini, come singoli, e tutte le associazioni che hanno dato la propria disponibilità a donare. Al momento una prima tranche di scatole è stata portata al campo base allestito nel Comune di San Pio delle Camere, dove sono raccolti oltre 400 sfollati ed è attiva anche una cucina da campo. A questo centro, che gestiamo noi in collaborazione con il Comune, fanno capo altri campi più piccoli che accolgono almeno altri 500 sfollati e a cui vengono forniti i beni mano a mano che si segnalano le necessità". In questi giorni sono previsti altri viaggi per recapitare mano a mano tutti i beni raccolti. "La situazione ora è sotto controllo precisa Foti data la grande quantità di beni pervenuti e a disposizione della popolazione. La raccolta di beni di prima necessità al momento può quindi rallentare, comincia ad esserci piuttosto il bisogno di stendini per asciugare i panni, materiali e prodotti per tenere pulito (secchi, scope...). Se qualche associazione o amministrazione volesse continuare la raccolta è importante che prenda contatto con i sindaci dei comuni colpiti o con le prefetture, in modo da procedere in modo ordinato e coerente con le necessità che mano a mano si presentano. Da ribadire anche, per quanto riguarda l'invio di indumenti, la necessità che si tratti esclusivamente di capi nuovi".