Volontariato e giovani, risorse sociali del Sud
Data:
11/03/2009Categoria: Altre News
La società civile meridionale è fatta di tante realtà che lottano per costruire un mondo che si apre, costruisce legami solidali. Nel numero di marzo di "Jesus" alcune riflessioni di Luigi Russo
"Il movimento della società civile meridionale è chiaramente registrabile, ed è molto più significativo di quanto si creda: è fatto di tantissimi e crescenti corpi intermedi, realtà che lottano per costruire una società che si apre, che condivide, che costruisce legami solidali e prassi di legalità, percorsi di sviluppo comunitario". Lo sottolinea
Luigi Russo nel dossier (in allegato in fondo alla pagina) pubblicato sul numero di marzo del
mensile Jesus. Sono il volontariato e i giovani questo il punto centrale dell'articolo le risorse sociali di un Sud che ha il suo primo male non nella sua divisione e differenziazione ma nel cancro dell'impotenza, "su cui si basa afferma Russo la cultura della rassegnazione, dell'omertà, della responsabilizzazione, che sono l'anticamera della deriva mafiosa o della politica dei privilegi e della corruzione".
E gli strumenti per combattere questo cancro sono dunque all'interno della società civile e si possono cogliere soprattutto in
tre tendenze su cui l'autore propone di concentrare l'attenzione: il
mondo del volontariato, che vede nell'area del Sud un esercito di 17mila associazioni e che conosce l'importanza della costruzione di reti reali, dello sviluppo di vincoli solidali, per amplificare la cultura del dono nel tempo dell'individualismo; lo sviluppo della
cultura d'impresa nel mondo giovanile; il consolidamento in tutti i territori del Mezzogiorno della
Legge quadro nazionale, 328/2000. E nel far sì che queste risorse diventino sistema un ruolo fondamentale lo ha la Chiesa nella sua capacità di evangelizzare il sociale, oltre l'idea che "il sociale sia un ambito di evangelizzazione secondario precisa Russo rispetto a quello primario dell'annuncio esplicito e del culto". Una Chiesa che, come ha ricordato Benedetto XVI, "si rivela capace di esercitare un influsso positivo anche sul piano sociale, perchè promuove un'umanità rinnovata e rapporti umani aperti e costruttivi, nel rispetto e nel servizio in primo luogo degli ultimi e dei più deboli".
