“Violati i diritti di una persona disabile nel mondo del lavoro”
Data:
10/03/2009Categoria: Altre News
La denuncia di Anna Grazia Turco, insegnante paraplegica, chiamata a lavorare in un istituto privo dei requisiti di accessibilità. “Perchè quella scuola non è a norma?”
Una denuncia a nome "di tutti i ragazzi e tutte le persone disabili, di coloro che non possono difendersi, nè riescono a difendere i propri diritti umani, morali, sociali e lavorativi". Arriva da
Anna Grazia Turco, insegnante di 35 anni, specializzata come
assistente della comunicazione per persone audiolese, paraplegica e residente a Vernole. Chiamata, dopo tre anni di permanenza in graduatoria, per una sostituzione di tre mesi alla scuola Scarambone di Lecce, Anna Grazia Turco si è trovata a dover rinunciare all'incarico per la materiale impossibilità di accedere all'istituto, privo dei requisiti di accessibilità, e quindi di ascensore, misure di sicurezza, scivolo o servo scala. E il dirigente scolastico dell'istituto non ha mostrato disponibilità a ricercare una soluzione.
"La mia può sembrare una rinuncia ma non la è sottolinea Turco . È l'inizio di una battaglia aperta contro chi ci rappresenta, chi deve assumersi delle responsabilità". Perchè dunque quella scuola non è a norma? "Perchè il Sindaco, Provincia, Provveditorato, controllori istituzionali lasciano passare tutto? - si chiede l'insegnante -. Ora basta, ne abbiamo subite troppe, abbiamo bisogno di fatti veri al di là delle tante promesse. Troppe volte le istituzioni voltano lo sguardo a questi problemi, molti responsabili politici che dovrebbero difenderci e tutelarci usano le nostre figure solo in alcuni periodi dell'anno a scopo di progetti e solidarietà occulta per altre finalità, e le leggi contro le barriere architettoniche, mentali civili e fisiche ancora oggi sono lontane migliaia di anni luce".
La mia "specializzazione come assistente della comunicazione per audiolesi è una passione che mi scorre nel sangue da sempre continua Turco , io paraplegica posso essere o fare qualcosa per chi è diverso da me, parlare comunicare, socializzare, vivere...Ecco perchè io amo la mia diversità e la vivo con serenità, questo non vuol dire però lasciar passare tutto, dopo anni di sacrifici,
protetti dalla Legge 68/99 per cui i disabili per diritto sono i primi a dover lavorare...Ancora una volta, invece, mi sono sentita handicappata per colpa di chi ha omesso la legge che prevede l'abbattimento delle barriere architettoniche nelle scuole. È arrivato il momento che qualcuno si faccia coraggio per risolvere la situazione perchè è stato violato un diritto della comunità, e soprattutto quello di una persona disabile nel mondo del lavoro".